sabato 30 ottobre 2010

Dolcetto o scherzetto?

I miei bambini non hanno ben capito come mai in questo periodo si parli di zucche, fantasmi, travestimenti, dolcetti e scherzetti. Ricordano solo che lo scorso anno quando alcuni bambini si presentarono alla nostra porta mascherati da mostri per chiedere Dolcetto o scherzetto presero una gran paura! Non tanto per il fatto in se, quanto per la gran confusione che interuppe una tranquilla serata come tutte le altre.
E onestamente ciò che mi piace di questa "festa" (chiamiamola così) è il fatto di vederci occupati in preparativi, lavori manuali ed attività che, seppur non contestualizzate in un'effettiva voglia di partecipare ad una festa che poco ci appartiene e che non sentiamo molto vicina a noi, ci ha offerto - soprattutto quest'anno - ottimi spunti per tenerci occupati.

Dopo aver realizzato un paio di fantasmini con i contenitori degli yogurt da bere (grazie della dritta amiche blogghine!) abbiamo accolto con entusiasmo l'invito di una mia amica e dei suoi due bambini a recarci da loro per un "laboratorio di intaglio zucche" un po' improvvisato ma divertente (forse più per le mamme che non per i bimbi).
Quattro bambini, quattro zucche. Con tutti gli strumenti giusti a portata di mano e con l'aiuto delle rispettive mamme i bimbi hanno svuotato le zucche (il piccino di casa mia a dire il vero si è stancato in fretta!) per poi disegnare occhi, naso e bocca che poi sarebbero stati intagliati.

Ecco le nostre due zucche pronte per far venire i brividi: quella del piccoletto, a destra, è davvero inquietante non solo per via dell'aspetto ma perchè la superficie esterna non è del tutto arancione come quella della sorellina ma con degli spazi verdi che contribuiscono a renderla più spaventosa!

Soddisfatti del lavoro, abbiamo anche fatto una prova generale qualche ora fa, prima che i piccoli si addormentassero. Ecco di seguito il risultato: le nostre zucche spaventose e i due fantasmini che fanno la guardia.

Domani sera provvederemo a sistemare il tutto in terrazzo ed attenderemo di sentire le urla di coloro che moriranno dalla paura passando davanti casa. Certo è, però, che i miei bimbi non hanno tenuto a freno la loro curiosità. "Mamma, ma perchè dobbiamo spaventare le persone con le cose paurose?"... Bella domanda, ragazzi! Io ho risposto, sfoderando un sorriso convinto: "Ma è un gioco, bambini!". Mi hanno guardato con sufficienza come per dire: "... ma che cavolo di gioco è?". Mi sono liberata dall'empasse invitandoli a raggiungere i rispettivi lettini per poi riprendere il discorso domani sera... Vediamo un po' come va!

giovedì 28 ottobre 2010

I pilastri della terra (Ken Follett)

Mi ha coinvolta, emozionata, tenuta incollata a quelle righe scritte sottili sottili con caratteri piccini che si rincorrevano l'un l'altro, stampati su pagine altrettanto sottili, quasi impalpabili. I pilastri della terra di Ken Follett è uno di quei libri che non si dimenticano non solo per la storia in se ma per una serie di elementi, in perfetto equilibrio tra loro, che lo rendono un vero capolavoro nel suo genere. Gran bel libro.

L'avevo cercato in biblioteca ma la sua mole - 1033 pagine nell'edizione Best Sellers di Oscar Mondadori - mi aveva sempre trattenuta per la paura di non riuscire a leggerlo entro il mese del prestito. Poi, a casa di amici, i miei occhi si sono posati su una libreria ricca di libri di Ken Follett tra cui questo. L'ho chiesto in prestito e sono proprio contenta di averlo fatto. Non voglio svelare la trama perché è davvero troppo bello per togliere il gusto della lettura con delle anticipazioni. Ma ne vorrei parlare tracciando i caratteri dei personaggi - tanti - che danno vita ad una storia fatta di intrighi, amori, ambizioni, denaro, orgoglio, violenza, mistero...

La notte del 25 novembre 1120 la White Ship partì per l'Inghilterra e naufragò al largo di Barfleur causando la morte di tutti coloro che erano a bordo, tranne uno.Il vascello rappresentava l'ultima novità in fatto di trasporti marittimi, ed era dotato di tutte le attrezzature conosciute alla cantieristica del tempo.La notorietà del naufragio è dovuta al numero elevatissimo di personaggi illustri imbarcati sulla nave: oltre al figlio ed erede del re c'erano due bastardi reali, numerosi conti, nobili e gran parte del seguito del sovrano; la conseguenza storica fu che Enrico rimase privo di erede, e il risultato conclusivo fu la successione contestata e il periodo di anarchia che seguì la morte di Enrico.
(A.L. Poole, From Domesday Book to Magna Carta).

Da questo fatto storico si capisce bene quale sia la collocazione della storia.

La storia ha inizio con l'impiccagione di un uomo (era il 1123) e la comparsa della figura di una donna che verrà scambiata per una strega. Si tratta di Ellen. E' una delle figure femminili protagoniste di una storia che si svolge nel medioevo e che del medioevo riporta i tratti essenziali. Le abitudini, le credenze, le gerarchie, le paure, le condanne. Sarà proprio una condanna, una condanna a morte, che strapperà ad Ellen il suo uomo, il padre di suo figlio Jack.

Jack. Un ragazzino strano. Un personaggio secondario nella prima parte del libro ma il grande protagonista della seconda parte della storia. Un ragazzino che diventerà un uomo capace di cambiare le sorti di molti con il suo modo di fare, con la sua abilità, con la sua storia.

Tom il costruttore. E' il primo personaggio con cui ho preso familiarità nel leggere questo imponente libro. E' un uomo in difficoltà, ridotto alla fame assieme alla sua famiglia (una moglie incinta e due bambini) che coltiva un sogno: costruire una cattedrale. La più maestosa cattedrale del regno. Un sogno che cercherà di realizzare in ogni attimo della sua vita e che ne segnerò la vita in modo indelebile. Tom ha una storia da raccontare. O meglio, ha una storia da nascondere. La storia di un figlio partorito da una donna morta dopo il parto. Abbandonato. Cresciuto in un monastero. La storia di un bambino amato da tutti che diventerà un giovane frate. Una storia che si porterà dietro fino alla fine senza mai rivelare nulla, seppur con estrema sofferenza.

Aliena è la figura femminile che ho amato più di tutte le altre. Figlia di un conte, ragazzina con la puzza sotto il naso, dopo aver rifiutato il suo promesso sposo a pochi giorni dalla cerimonia si troverà ad affrontare una serie di vicissitudini che la metteranno a dura prova. Dimostrerà di essere una donna di carattere, capace di rialzarsi dalla polvere anche quando tutti gli altri sarebbero tentati di restarvi stesi per sempre. Una giovane capace di badare a se stessa e a suo fratello affrontando sempre, a testa alta, le difficoltà. Una giovane che vivrà una storia d'amore non facile. Un amore appena incontrato e subito perduto in nome di un matrimonio d'interesse. Un amore che non l'abbandonerà mai e per raggiungere il quale sarà disposta a tutto. Un bel personaggio, una figura forte e combattiva, una figura positiva e decisiva in più momenti. L'autore assegna ad alcune figure femminili, Aliena tra tutte, un ruolo molto importante nelle more del racconto ed ho apprezzato questa sua scelta narrativa, in netta controtendenza con il ruolo che le donne avevano all'epoca. I caratteri di questo personaggio sono tracciati con toni decisi e trasmette forza, Aliena.

William è colui che ho odiato con tutta me stessa. Ho provato quell'avversione che si può avvertire quando ci si trova davanti un personaggio spocchioso, ambizioso, violento, detestabile sotto diversi punti di vista. Un "cattivo" che sembra riuscire sempre a scamparla, senza mai pagare per le sue innumerevoli colpe. Un giovane ferito da una promessa sposa che lo abbandona a pochi giorni dall'altare e che vorrà perseguitare fino a che non sarà saziata la sua fame di vendetta. Una fame che è sempre crescente, una fame che sembra davvero insaziabile, un capitolo dopo l'altro.

Padre Philip è la figura chiave del romanzo. Colui attorno al quale si snodano una serie di episodi legati alla sua vita, alla sua storia, al suo presente ed al suo futuro. Ha visto morire i suoi genitori, il piccolo Philip, uccisi davanti agli occhi suoi e di suo fratello e da quel momento entrambi sono vissuti in convento. E' una figura positiva, un frate che crede davvero nel sevizio verso gli altri, nella devozione a Dio. Una figura religiosa ben diversa da molte altre che compariranno nella storia e che rendono l'idea di una chiesa corrotta, assetata di potere, cieca davanti alla sofferenza altrui pur di arrivare alla vetta.

Questi i personaggi principali le cui storie si intrecciano in un racconto storico in cui mi sono immersa, letteralmente immersa, con la voglia di saltare anche qualche riga per poter arrivare prima alla fine e sapere come la storia sarebbe andata avanti. Una storia in cui non manca la violenza, quella violenza che all'epoca vedeva i più piccoli e più poveri come vittime indifese di conti e cavalieri destinati a vincere sempre e comunque (o quasi...). Una storia che rispecchia le abitudini del tempo, con donne sottomesse agli uomini e scambiate spesso per mero oggetto di soddisfazione carnale. Spesso violentate nelle incursioni dei cavalieri sembrano alla balìa della forza di coloro che mettevano loro gli occhi addosso. E non solo. Senza che nessuno potesse punirli, come avvenuto più volte con William.

Ho molto apprezzato la dovizia di particolari dal punto di vista tecnico: si parla della costruzione di una cattedrale, della cattedrale sognata e desiderata da Tom, e l'autore si sofferma più e più volte in descrizioni meticolose di tecniche di costruzione, dettagli architettonici che sembrano materializzarsi davanti agli occhi. Così come ho apprezzato l'intera struttura del libro. Suddiviso in grossi capitoli e strutturato per raccontare un lungo periodo storico, con personaggi che vengono visti nascere e diventano uomini, che vengono descritti come bambini e diventano giovanotti pronti alle armi.

Una lettura impegnativa, non certo di quelle da leggere con superficialità perché si rischierebbe di perdere passaggi importanti. Si parla di re e regine, di eredi effettivi ed eredi mancati, di guerre tra aspiranti sovrani e se ci si perde per strada si rischia di non afferrare dettagli importanti. Molti i personaggi citati, ognuno descritto in modo approfondito, tanto da renderlo una pedina importante dell'intera scacchiera.

L'autore dimostra una perfetta padronanza della terminologia dell'epoca, si dimostra molto competente in fatto di vicende storiche senza mai lasciare nulla al caso e senza risparmiare particolari. Una storia appassionante sotto più punti di vista. Una storia d'amore appassionante. Una storia di potere, di rivalità, di controversie e di lotte appassionante. Una storia carica anche di mistero, di suggestioni. Un romanzo capace di emozionare. E credo che in un libro questo non sia un dettaglio di poco conto.

Mi è dispiaciuto averlo finito... Avrei tanto voluto che durasse per altre mille pagine. E' un romanzo che consiglio senza riserve anche a chi non è appassionato del genere storico: io rientro appieno in questa categoria visto che non ho mai amato la storia ma, credetemi, questo romanzo ha la capacità di rapire anche i più diffidenti.
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I pilastri della terra
Ken Follett
Best Sellers - Oscar Mondadori
8.40 euro

martedì 26 ottobre 2010

La fattoria Sfoglia e Ascolta (Dami Editore)

Un librone bello grande, colorato e… parlante. E' uno dei doni che ricevette la mia bimba in occasione del suo secondo Natale. Era piccina, però, per apprezzare appieno un dono così e lo dico ora, con il senno del poi.
E' un libro parlante... A parlare sono gli animali della fattoria che sono disegnati con colori molto vivaci ed accompagnati da una simpatica filastrocca. Nell'aprire le pagine - non tutte ma la prima, la terza, la quinta e così via - oltre ad avere l'immagine di un animaletto della fattoria e a poterne leggere la relativa filastrocca, si sente il suo verso. Un meccanismo molto semplice che richiede, però, un trattamento un po' delicato per evitare che gli animaletti diventino muti e il divertimento si riduca. Si tratta di un libro della Dami Editore con illustrazioni di Tony Wolf.

La fattoria è un libro che rientra nella collana Sfoglia e Ascolta. E' piuttosto grande ed anche pesantino da tenere in mano. Le pagine sono in cartoncino pesante plastificate e sono pagine doppie perché all'interno è inserita una linguetta che scivola avanti e indietro nel momento in cui si apre la pagina sonora. Nell'aprire la pagina la linguetta viene fatta scivolare verso l'esterno e ciò mette in moto il meccanismo sonoro. Ecco che si sente il verso.
La copertina e l'ultima di copertina sono morbide, un pochino imbottite pur restando rigide al punto giusto per reggere tutto il contenuto. All'interno a dare il benvenuto al piccolo lettore, sotto al titolo, ci sono i classici padroni di casa: il galletto e la gallinella. Ed ecco che inizia l'avventura. Prima di passare ai singoli animali si ha una panoramica della fattoria. Una sorta di foto fatta dall'alto, ovviamente non frutto di uno scatto di macchina fotografica ma una illustrazione a misura di bambino. Panoramica senza sonoro.

Il primo animaletto a far sentire il suo verso non poteva essere che la mucca: sulla pagina di sinistra c'è una sua simpatica immagine, su quella di destra una filastrocca scritta in caratteri molto chiari ed anche grandini per andare incontro alle esigenze dei piccoli lettori in erba… Una particolarità: in alto, nella pagina di destra, c'è un buco che si ripete, in diversa grandezza (a scalare) fino all'ultima pagina. Un buco che ha una funzione ben precisa visto che nell'ultima pagina, proprio in corrispondenza di questo spazio, c'è il meccanismo che fa uscire il sonoro. Pagine bucate, dunque, per non opporre ostacoli al suono che altrimenti, con un cartoncino sopra l'altro, risulterebbe soffocato. La pagina successiva, quella in cui compare l'asinello non ha il suono che torna, invece, con il cavallo. E così si va avanti con la capra, la pecora e tutti gli altri. A metà libro c'è un'altra panoramica su un'altra zona della fattoria con tanti animaletti al lavoro ed una terza, più dettagliata, un pochino più avanti che propone un ingrandimento del lavoro che si effettua nella stalla.

Sull'ultima di copertina sono indicati alcuni accorgimenti da seguire per garantire sicurezza nell'uso di questo libro (ad esempio evitare che si bagni o che venga esposto a temperature molto elevate o molto basse) così come alcune avvertenze relative alle batterie. Perché, è evidente, per produrre dei suoni il meccanismo deve essere alimentato a batterie. Ne servono quattro di quelle rotonde e piatte che si usano per gli orologi (1,55V) e per cambiarle (sono fornite con l'acquisto del libro ma prima o poi bisognerà cambiarle) è necessario svitare uno sportellino di plastica quadrato che si trova sul retro: operazione che non può essere assolutamente fatta da un bimbo visto che deve essere tolta la vite che tiene lo sportellino chiuso.

Il prezzo se non sbaglio si aggira attorno a 25 euro. E' un regalo, è vero, ma in libreria ho visto altri libri della stessa serie, stesso formato ma soggetto diverso ed il costo è più o meno di 25 euro. Alla mia bimba, prima, e al suo fratellino, poi, è piaciuto molto. Inizialmente attirati dai versi degli animali poi dalle immagini ed anche dalle parole.

Il divertimento è maggiore se c'è mamma oppure papà a leggere la filastrocca, ovviamente! Cosa che consiglio di fare spesso. E' molto più divertente giocare con mamma e papà di quanto non lo sia giocare da soli…

Si tratta di un libro indicato per bimbi dai 36 mesi in su ma se viene messo in mano ad un bimbo troppo piccolo trovo che sia sprecato... Non riuscirebbe ad apprezzarlo appieno con il rischio che si rompa visto che a forza di aprire e chiudere le pagine, essendo in cartoncino, si possono sgualcire e strapparsi.
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La fattoria
Dami Editore collana Sfoglia & Ascolta
25.00 euro
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E come al solito noi non ci accontentiamo della teoria. Domenica scorsa, approfittando di un pomeriggio non troppo freddo e con un timido sole, abbiamo cercato di fare conoscenza con alcuni degli animali che avevamo già da tempo conosciuto tra le pagine di questo libro. Non siamo riusciti a trovare una vera e propria fattoria in zona ma presso un'Abbazia piuttosto grande e famosa nella mia zona abbiamo trovato un maneggio ed anche delle aree con animali da cortile.
E per i piccoletti è stato un pomeriggio carico di sorprese. La meraviglia stampata sui lori volti nel guardare da vicino un cavallo e toccarlo... bhè, è uno spettacolo! Avremmo anche potuto fare una passeggiatina se solo non ci fosse stata una fila di un paio d'ore (si prendevano i numeri e ogni giro durava 40 minuti), impensabile attendere tanto anche perchè era oramai pomeriggio inoltrato. La prossima volta ci organizzeremo meglio.

lunedì 25 ottobre 2010

L'alfabeto delle emozioni (Nicoletta Costa)


Uno degli ultimi libri che la mia bimba ha preso in biblioteca è L'Alfabeto delle Emozioni, di Nicoletta Costa. Fa parte della collana Per cominciare. Una collana che non ci è nuova visto che abbiamo avuto L'alfabeto della scuola, sempre della stessa autrice.

Si tratta di un libro piccino (13 x 18 cm circa sono le sue dimensioni) che non propone una storia o un testo ben strutturato ma aiuta a conoscere e rinoscere le lettere dell'alfabeto abbinandole a termini che, in questo caso, sono emozini.

A come Amicizia
B come Bugie
C come Coraggio e così via discorrendo fino a Z come Zelo.

Tutte le lettere e le relative parole sono accompagnate da simpatici disegni in perfetto stile Nicoletta Costa, dai colori vivaci e dalle forme gentili. Nel leggere le poche lettere che ho riportato a mo' di esempio sopra, però, si intuisce subito che si tratta di un librettino un po' difficile in alcune parti perchè non è facile spiegare ad un bimbo piccolo alcuni termini. In realtà si tratta di un libro indicato per bambini dai 6 anni in su ma tra la mia bimba che di anni ne ha cinque ed una di un anno più grande non credo che ci siano grosse differenze da questo punto di vista. Voglio dire che non è facile spiegare ad un bambino cosa sia lo ZELO... Oppure la MALINCONIA o l'UMILTA'....

Io ho fatto un po' di fatica, lo ammetto, a trovare delle parole semplici ed efficaci che potessero spiegare nel modo più semplice possibile dei termini troppo grandi per una piccola lettrice che, a ben guardare, non sapendo ancora leggere lettrice ancora non è. Le immagini aiutano la comprensione ma fino ad un certo punto: il difficile resta. Almeno questo è ciò che ho notato nella mia esperienza diretta, leggendo questo libricino insieme alla mia bimba. Un conto è far capire un termine che rappresenta il nome di un oggetto concreto, un conto è far capire qualche cosa di astratto come può essere un sentimento, una sensazione, un'emozione. Ho apprezzato lo stile, proprio come avevo fatto in precedenza con l'altro libro della stessa collana che abbiamo avuto modo di leggere, ma questa volta devo ammettere che ho fatto fatica io a spiegarmi e la mia bimba a capire.

Considerazioni, le mie, che non vanno estese a tutte le parole contenute nel libro ma a quelle più difficili. Con Felicità, Bugie, Paura non ho avuto difficoltà...

Ma con altre emozioni e situazioni astratte invece si.

Ottima l'idea delle immagini a tutta pagine che, per la precisione, di pagine ne occupano due (sia quella di destra che quella di sinistra), ottimo il formato che è facile da tenere tra le mani anche per un bimbo piccolo e permette di usare dei caratteri di scrittura sufficientemente grandi. Il prezzo di copertina è di 6.50 euro ed è edito da Emme Edizioni.

Più adatto per bimbi più grandi, per noi stavolta è un po' troppo difficile.
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L'alfabeto delle emozioni
Nicoletta Costa
Emme Edizioni
6.50 euro

sabato 23 ottobre 2010

Staffetta dell'amicizia


Eccomi qui a rispondere all'invito di Frida (http://coccoledirugiada.blogspot.com/) a partecipare alla Staffetta dell'Amicizia che avevo notato in altri blog.

Ecco le regole:
* pubblicare il logo della staffetta
* postare le 8 domande di seguito riportate:

1- quando da piccoli vi domandavano cosa volevate fare da grandi cosa rispondevate?
2- quali erano i vostri cartoni animati preferiti?
3-quali erano i vostri giochi preferiti?
4-qual'è stato il più bel vostro compleanno e perchè?
5-quali sono le cose che volevate assolutamente fare e non avete ancora fatto?
6-quale è stata la vostra prima passione sportiva e non?
7-quale è stato il vostro primo idolo musicale?
8- qual'è stata la cosa più bella chiesta (ed eventualmente ricevuta) a Babbo Natale, Gesù Bambino, Santa Lucia?

* rispondere alle domande
* invitare altre 14 blogger

1 - volevo fare l'avvocato... e ne ero pure convinta (ci sono pure arrivata vicino, a dire il vero)!

2 - il cartone animato che ho amato con tutta me stessa è stato Rocky Joe. Qualcuno di voi se lo ricorda? Ogni tanto lo guardo ancora oggi sulle reti satellitari e torno indietro nel tempo di parecchi anni!


3 - giocavo con le Barbie, anche con la complicità di mia nonna che mi preparava decine di completini che nessuna mia amichetta aveva

4 - il mio trentesimo compeanno, senza ombra di dubbio. Il mio fidanzato, mio attuale marito, ha chiamato tutti i miei amici per farmi una festa a sorpresa e proprio non me l'aspettavo!

5 - viaggiare... ed ho viaggiato pochissimo fino ad ora

6 - la pallavolo

7 - Eros Ramazzotti, senza ombra di dubbio

8 - di richieste non ne ho mai fatte molte... non mi è mai piaciuto chiedere... però devo dire che mio marito è sempre stato un buon Babbo Natale e mi vizia da sempre...

Alle domande ho risposto... ma non riesco ad individuare quattro blogger da chiamare in causa... Chi vorrà raccogliere il mio invito, lascio la porta aperta a chiunque passi di qui.

Ma non finisce qui... Aggiorno questo post perchè mi sono appena accorta di essere la destinataria di un dono, un dono dettato dall'amicizia, che mi arriva dritto dritto da mammasorriso... Ed eccomi qui. Il regolamento: dieci cose di me e dieci blogger a cui passare il dono.

Vediamo vediamo... qualche cosa di me che non abbia già detto sopra...

1 - Prima della nascita della mia prima bimba nessuno avrebbe mai scommesso un centesimo su di me come mamma... la mia vita caotica, sempre di corsa, con il tempo sempre troppo poco rispetto ai miei impegni nessuno, ma proprio nessuno, ci avrebbe mai creduto! E con immenso piacere devo dire che qualcuno di coloro che si è ricreduto nei miei confronti me l'ha anche detto e ne sono stata felice!

2 - Odio la matematica. L'ho sempre odiata... pur avendo frequentato ed essendomi diplomata in ragioneria. Ho imparato le tabellina fecendo ripetizione ai bambini delle scuole elementari!

3 - Sono una disordinata cronica. Non so come fa mio marito a sopportare questo mio difetto in silenzio... Lui che è un precisino per sua natura! Ah, l'amour!!!

4 - Quando mio marito comprò uno scooter di quelli grandi e pesanti mi ha fatto provare a guidarlo e sono caduta come una pera cotta DA FERMA... Perchè era troppo pesante! Per fortuna nessuno, tranne lui, ha assistito alle scena!

5 - Per anni non ho preso un libro in mano, ne' per studiare ne' per leggere un romanzo... Dopo tanto digiuno lo scorso anno ho visto rinascere in me una necessità sfrenata di leggere ed ora divoro libri uno dietro l'altro. Chissà che non mi torni pure la voglia di studiare?

6 - Mi spiace avere due amiche molto lontane da me. Amiche di penna, di quando eravamo ragazzine (mi mancate da morire!) con le quali si è consolidato un rapporto d'amicizia importante e rispetto alle quali soffro un po' la distanza... Se solo fossimo più vicine!!!

7 -Quando la mia bimba mi chiede "Mamma, quando andiamo in cielo?" mi sento raggelare... L'idea di dover lasciare (quando sarà) i miei cari mi terrorizza!

8 - Il mio piccino è stato in rianimazione per 14 giorni quando aveva sette mesi e non finirò mai di ringraziare Dio per averlo con noi, sano, forte ed allegro dopo quella brutta esperienza... La sofferenza di quel periodo non è facilmente immaginabile e non si dimentica. E la sofferenza delle mamme e dei papà che, a differenza di noi, non hanno visto un positivo epilogo per la malattia del loro piccino o della loro piccina è qualche cosa che ancora sento dentro. E continuo a ringraziare Dio per il positivo epilogo di quel periodo così triste e difficile.

9 - Quando mi sono sposata la mia bimba aveva quattro mesi. E' nata (per nostra scelta) durante la convivenza con mio marito e prima di concepirla mi sono sentita di avvertire mia madre che nostra intenzione era quella di avere un figlio prima del matrimonio.

10 - Ho dormito per anni a casa di mia nonna che, rimasta sola dopo la morte di mio nonno, non ne voleva sapere di rinunciare alla sua indipendenza. Io le facevo compagnia di notte. Sono molto legata a lei e quando io e mio marito abbiamo deciso di andare a vivere insieme il distacco da lei è stato doloroso... Per fortuna abita a pochi passi da casa nostra!

Ecco qua... Ora sapete qualcosina in più su di me... Passare il dono ad altre dieci blogghine però non mi è facile... Non saprei proprio chi individuare e, come per la staffetta dell'amicizia, lascio libero chiunque di raccogliere l'invito.

giovedì 21 ottobre 2010

La Mucca Moka e l'autunno (Agostino Traini)

Un libro, tanto per cominciare bene il pomeriggio... Ma poi anche un'esperienza sul campo, per guardare, ascoltare, toccare, annusare, assaporare l'autunno. Oggi pomeriggio, prima di andare a scuola a prendere i bambini, mi sono lasciata coccolare da un delicato sole che mi ha fatto dimenticare le basse temperature di questa mattina e mi è balenata un'idea in mente: perchè non portare i bambini a vedere che attorno a noi sono ben chiari i segni caratteristici dell'autunno? Detto fatto. A darmi una mano è stato anche Agostino Traini con il suo libro La Mucca Moka e l'autunno che avevamo letto qualche giorno fa quando a scuola la mia bimba aveva iniziato a parlare di questa nuova stagione con le maestre ed i suoi compagni di classe.
Ho cercato il libro nella nostra piccola biblioteca di casa e l'ho portato con me, in macchina. Quando i miei bimbi sono saliti e l'hanno visto mi hanno chiesto di fermarci da qualche parte a leggerlo ed io li ho portati in un posto che avevo già adocchiato stamattina!
Giunti sul posto siamo scesi e ci siamo fermati su una panchina.
La Mucca Moka e l'autunno è una storia che è molto piaciuta ai miei bimbi. Il personaggio - la Mucca - è molto familiare ai miei piccoli visto che abbiamo diversi libri che la vedono come protagonista. Le immagini sono le solite simpatiche scene di una Mucca che fa divertire i piccoli lettori sono nel guardare le sue buffe espressioni. Colori perfettamente a tema visto che questa volta la nostra protagonista aveva a che fare con l'autunno. Per la precisione, con il Signor Autunno perchè ogni stagione ha le sembianze di un uomo con le sue caratteristiche e i suoi compiti da svolgere.
Il Signor Autunno stava arrivando con la sua attrezzatura quando è inciampato e si è fatto male alla gamba. Impossibile per lui muoversi! Ma non si può ritardare l'arrivo dell'autunno nei giardini, nei campi e sugli alberi per cui è spettato a Moka il compito di "distribuire" attorno a se i segni del cambio di stagione. Ecco dunque che Moka va a dire agli alberi di cambiare il colore delle foglie, va a dire alla scuola che è ora di svegliarsi e di aprire i battenti, va a dire agli animali che è ora di andare in letargo... Svolge il suo compito al meglio dopo di che, quando oramai i segni dell'autunno sono ben visibili ovunque, invita il Signor Autunno a casa sua per una cioccolata calda.
Si tratta di un libro che fa parte della collana Prime Pagine della casa editrice Emme Edizioni e ne consiglio la lettura anche per bambini che non sanno ancora leggere, ovviamente con l'aiuto di mamma e papà. Oltre alla simpatica storia nelle ultime pagine del libro si trovano delle attività che, di solito, piacciono molto ai piccoli. mettere in ordine le sequenze, aiutare la Mucca Moka a scegliere il percorso giusto tra i tanti proposti, cercare i dettagli nelle immagini e così via discorrendo.

E' consigliato dai cinque anni di età ma per esperienza posso dire che anche il piccoletto di casa, che di anni ne ha tre, apprezza molto i libri della Mucca Moka.
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La Mucca Moka e l'autunno
Agostino Traini
Emme Edizioni
5.50 euro
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Letto ed apprezzato il libro abbiamo proseguito la nostra esperienza alla ricerca dei segni dell'autunno e ci è bastato guardarci intorno per accorgerci di essere in mezzo ad una distesa di foglie cadute dagli alberi e dai colori caratteristici dell'autunno.
Abbiamo notato tante sfumature di marrone, di rosso, di verde, di giallo e di arancione.
Abbiamo camminato sul tappeto di foglie, abbiamo anche corso ed abbiamo scoperto che è molto particolare il fruscio che si crea sotto ai nostri piedi.

Abbiamo anche provato a capire se si fosse trattato di foglie appena cadute o se erano lì da tempo: a giudicare dai piedini del piccoletto, letteralmente sprofondati all'interno della distesa di foglie ai piedi di un albero, ci siamo resi conto che probabilmente si trattava di foglie che si erano accumulate da giorni e che in quel posto nessuno passava da un po' visto che era una distesa uniforme. La mia bimba mi ha anche raccontato che in questi giorni con le maestre sono usciti in giardino per andare a vedere cosa era cambiato rispetto a quando, a giugno, avevano salutato la scuola. Mi ha mostrato cosa hanno fatto... e tra le altre cose mi ha detto che hanno toccato i tronchi degli alberi per capire se fossero lisci come le foglie oppure no.
"Sono ondulati..." mi ha spiegato, invitandomi a toccare!

In un angolino ci siamo imbattutti in un bel rosso... che ci ha fatto pensare al Natale!

E la mia bimba, che è un'innata romanticona, ha anche scovato dei fiorellini - ovviamente ha voluto sapere come mai se i fiori nascono in primavera quelli fossero lì in autunno - che ha voluto portare alla sua nonna.

Una bella sorpresa ci attendeva, poi, da mia nonna - la loro bisnonna, che ha un bel giardino attorno casa - della quale ci siamo accorti alzando gli occhi al cielo perchè richiamati da un dolcissimo canto... Un uccellino aveva scelto l'antenna della casa della nonna per riposarsi un po' e deliziarci con il suo canto.
La nonna, per ringraziarci dell'omaggio floreale, ci ha offerto un frutto caratteristico dell'autunno e che offre i suoi bellissimi colori agli occhi prima che il suo sapore alle papille gustative: il melograno.

mercoledì 20 ottobre 2010

Sono arrivati gli orecchini che ho vinto!

Ieri mattina il postino mi ha riservato un'altra sorpesa. Mi ha consegnato una busta bianca che già l'aspetto mi ha fatto pensare al suo contenuto: gli orecchini che ho vinto nel Giveaway proposto da That's mine!

Belli! Davvero belli. Il primo premio vinto in un concorso on line: per me è stata la prima volta e non ci speravo più di tanto... Invece la fortuna mi ha strizzato l'occhio ed ho vinto.

Tre i numeri fortunati che sono stati estratti: uno era il mio. Abbiamo avuto la possibilità di scegliere tra le bellissime creazioni inserite nel blog ed ecco qual è stata la mia scelta.


Non posso che ringraziare chi mi ha dato la possibilità di partecipare.

Grazie davvero!

martedì 19 ottobre 2010

La bambina cioccolato (Erika De Pieri)

Avete mai pensato a come spiegare ai bambini piccoli il motivo per cui alcuni hanno la pelle più scura, altri il taglio degli occhi più a mandorla? Perchè arriva il momento in cui i bimbi, curiosi come non mai, pongono degli interrogativi piuttosto seri... E se, come avviene a casa mia, a porre i "perchè?" è un bimbo testardo come il mio che a tre anni vuole sapere la motivazione di tutto ciò che gli accade attorno ed è pure un tantino insistente, bisogna trovare le risposte giuste al più presto...

Così, quando mi sono imbattuta nel libro La bambina cioccolato, nello stand della casa editrice Lavieri, al Salone Internazionale del Libro di Torino, ho pensato che poteva essere un modo giocoso per affrontare l'argomento.
Si tratta di un libro piccino, quadrato, con pagine e copertina in cartone pesante ma non imbottino (in copertina, intendo). E questa è una fragilità che non passa inosservata visto che il cartoncino si sgualcisce in fretta, più di quanto non accada ai libri che invece hanno una copertina imbottita.

A raccontare la sua storia è Giuliana, una bimba che ha la pelle color cioccolato. E' proprio lei che si descrive così, dicendo anche di avere una sorella che, invece, ha una pelle caffelatte! Giuliana è una bambina colombiana così come la sua mamma. Il suo papà, invece, è bianco come il latte!

Giuliana è molto simpatica. Si esprime in modo molto simpatico, con frasi che strappano un sorriso. Racconta con delicatezza e con ironia della sua famiglia multietnica e dice di aver scoperto che è in arrivo un fratellino... Ma da dove arriverà? Una sua amichetta le ha detto che sua madre le ha raccontato che i bimbi si trovano sotto i cavoli.

Non può essere vero - dice Giuliana - altrimenti sarebbero tutti verdi!

Lei, invece, ha sempre saputo che fosse la cicogna a portarli ma la sua sorella maggiore, che sa sempre tutto, le ha spiegato che nascono dalla pancia della mamma... Ecco perchè ce l'ha così gonfia!!!

Storiella simpatica, frasi brevi ed efficaci che sono piaciute ai miei bimbi. Ovviamente il piccoletto di casa mia mi ha chiesto perchè in Colombia ci sono i bambini di cioccolata e perchè un bambino va a finire nella pancia della mamma quando diventa gonfia... Ho cercato di essere più diplomatica possibile nell'affrontare argomenti così delicati e mi sono resa conto che i bambini, a questa età, sono davvero curiosi e in cerca di risposte il più possibile concrete. Inutile inventare storielle poco credibili.... Tanto prima o poi tornano a chiedere spiegazioni. Meglio dire le cose come stanno, con tatto, e nel modo più semplice possibile.

Questo libricino mi ha dato una mano ad affrontare argomenti importanti anche se, ovviamente, non ho trovato risposte ma solo spunti per parlae di queste cose in modo tale che un bimbo piccolo possa capire.

Segnalo un dettaglio molto carino: il piccolo libro ha anche un segnalibro: un nastrino rosso fissato all'estremità superiore e l'immagine di un animaletto come pendente, su cartoncino bianco.

E' curato da Erika De Pieri (testi e illustrazioni) e fa parte della collana I Gattini. Il prezzo di copertina è 3.80 euro e se non ricordo male in fiera l'ho avuto a 3.50 euro.

Peccato solo per il fatto che la copertina in cartoncino tenda a rovinarsi! Le immagini sono molto particolari, i personaggi sembrano quasi stilizzati ed hanno un aspetto simpatico, diverso dai classici personaggi rotondetti e paffutelli a cui siamo abituati in altri libri. Un esempio su tutti: Giuliana ha duo occhioni grandi e curiosi... Una testa grande e sproporzionata rispetto al piccolo corpicino... Ciò la rende molto simpatica ma devo dire che il piccoletto di casa, stimolato da sua sorella che ha fatto osservazioni in merito, ha notato che la testa è un po' troppo grande per essere tenuta dritta da un corpo così piccolo!

Un piccolo libro che consiglio anche come dono.
Ma ditemi un po'... Che tattica avete attuato per parlare ai vostri bimbi di questi argomenti? Sono proprio curiosa...
***
La bambina cioccolato
Erika De Pieri
Lavieri Edizioni
3.80 euro

lunedì 18 ottobre 2010

Le più belle storie di principesse (Tony Wolf) - In occasione della giornata rosa

Ottobre è il mese della prevenzione contro il tumore al seno e, nel mio piccolo, voglio aderire alla Giornata Rosa, nell'ambito della campagna Nastro Rosa 2010 (http://www.nastrorosa.it/) e all'iniziativa lanciata nei giorni scorsi da Mammafelice (http://www.mammafelice.it/).

Non mi è stato difficile, a dire il vero, trovare qualche cosa di rosa da utilizzare in questa occasione visto che in casa ho un'ampia scelta di oggettini di diverso tipo, di quel colore.

Quello delle principesse è un mondo incantato...
proprio come uno specchio magico.
Perchè ogni principessa è stata una bambina
ed ogni bambina è una principessa.

Ho scelto il libro Le più belle storie di Principesse di Tony Wolf, edito da Dami Editore, donato da una zia alla mia bambina nel giorno del suo battesimo. Un po' presto, ha pensato qualcuno in famiglia nel momento del dono, ma io sapevo che non era così. Questo libro grande e grosso è stato con noi, in casa, fino a quando la mia bimba non ha chiesto di poterlo toccare, guardare ed ascoltare le storie che proponeva. E devo dire che lo rispetta e lo ama sia per via delle grandi dimensioni, decisamente inusuali rispetto a quelle di tutti gli altri libri che abbiamo in casa, ma anche perchè lei sogna ogni volta che parliamo di principesse, di castelli e di cavalli bianchi.

Si tratta di un libro molto grande nelle dimensioni (28,5x20,5x6 cm) e non è facile da tenere tra le manine, per una bambina. Richiede necessariamente l'aiuto di un adulto ed il bello sta anche in questo. Lo leggiamo insieme, con le immagini che ci aiutano a sognare di essere quelle principesse per poi riporlo con cura in una scatola che abbiamo scelto come suo "scrigno".

La copertina è cartonata ed imbottita con uno speccio al centro, lo specchio di Biancaneve, dice mia figlia. Lei si può riflettere in quello specchio e si sente principessa, parte delle storie che leggiamo al suo interno.

Non sono storie di principesse classiche, quelle proposte da Disney tanto per capirci, ma sono comunque capaci di far sognare proponendo sempre un lieto fine. Alcune sono anche un po' strane, un po' sui generis rispetto alle storie tradizionali, quelle di sempre. Ma è bello anche questo, scoprire che in ogni donna - a ben guardare - c'è una principessa, dalla più semplice alla più sofisticata, da quella che vive in un mondo incantato a quella che fa le pulizie nel condominio per guadagnarsi da vivere.

Le pagine sono in cartone pesante e le storie sono ben strutturate, da leggere ed ascoltare con pazienza. Le immagini completano il tutto.

C'è la principessa con il naso lungo, quella che vive nel mare, quella che vive nella foresta tra gli animali e tante altre ancora.

A noi è stato regalato ma visto che io l'ho comprato anche per la figlia di una mia amica posso dire che il prezzo di copertina è di 17.50 euro e nell'ultima di copertina è presente un piccolo logo in cui è scritto che per la realizzazione di questo prodotto non è stato sfruttato il lavoro di nessun bambino!

***
Le più belle storie di Principesse
Tony Wolf
Dami Editore
17.90 euro

A questo punto vorrei portare la mia testimonianza in merito al tema di questo mese, la prevenzione contro i tumori al seno.

Da ragazzina - non ricordo nemmeno a che età - mi sono accorta di avere un nodulo al seno che non mi sembrava affatto normale. Grazie a mia madre che mi ha sprontata a superare la paura del momento mi sono recata presso un centro specializzato in fatto di prevenzione contro il tumore al seno, nel capolouogo di Regione della mia Regione di residenza ed ho iniziato una serie di controlli periodici.

Seno fibronodoso, mi dicevano. Un nodulo da tenere sotto controllo e che, da un anno all'altro aumentava. Così come la mia paura.

Quando mi hanno detto che avrei dovuto fare un agoaspirato perchè volevano vederci chiaro milioni di pensieri hanno attraversato la mia mente, quasi come se quell'esame fosse già una condanna.

Non lo era affatto, ma la mia paura è stata comunque tanta. Ora ne parlo con serenità ma devo dire che non è sempre stato così. Ero giovane ed avevo paura!

Risultato negativo ma nodulo da continuare a tenere sotto controllo perchè, purtroppo, continuava a crescere anche se di poco.

Poi ho avuto i miei due meravigliosi bambini e per qualche anno ho dimenticato il mio problema. Quando sono tornata dal dottore, che aveva la mia cartella con lo storico dei controlli tra le mani, e mi ha guardata con uno sguardo sereno e tranquillo mi sono sentita un po' principessa anche io.

Il nodulo è scomparso, probabilmente - anzi quasi sicuramente - riassorbito grazie all'allattamento al seno. Non sono più necessari controlli annuali ma la classica mammografia che si consiglia ad ogni donna quando arriva ai quaranta. Ed io ci sono quasi.

Sono stata fortunata. Lo so bene. E so anche che molte donne non lo sono state tanto quanto me ma i tempi sono cambiati e rispetto al passato la prevenzione può molto.

sabato 16 ottobre 2010

Sono arrivati i grembiulini personalizzati!! Bellissimi!!

Ben piegati in una busta gialla di quelle imbottite, sono stati recapitati questa mattina al nostro indirizzo i due grembiulini che i miei bimbi hanno vinto partecipando dalla mostra-gara di foto CANDY CAMERA Con gli occhi di un bambino proposta da Voglio una mela Blu.

Dopo aver appreso che le foto dei miei bimbi erano tra le quattro più votate abbiamo dovuto attendere davvero poco per avere tra le mani due meravigliosi grembiulini personalizzati con i personaggi scelti dai miei piccoli e con i loro nomi.
Un lavoro davvero preciso, un decoro perfetto e personaggi che hanno fatto spalancare gli occhi ai miei piccini tanto che non hanno voluto aspettare di arrivare a lunedì per portare i loro nuovi grembiulini personalizzati a scuola ma li hanno voluti indossare subito, per le loro attività casalinghe. Il piccoletto di casa ha iniziato a trafficare con il suo martello, la sua sega e tutti gli accessori per il fai-da-te mentre la principessina di casa non è riuscita a resistere al richiamo dei pastelli e si è prodigata in un arcobaleno che oggi, nel cielo, proprio manca visto che è di un grigio deprimente. Prima, però, ha scelto un puzzle da realizzare nel suo posto preferito: per terra...

Il nostro modo di ringraziare la nostra amica che ci ha permesso di partecipare ad una così interessante iniziativa è quello di mostrarci al lavoro... con i grembiulini addosso.

Grazie ancora e grazie anche a coloro che hanno votato le nostre foto permettendoci di vincere. Chi non avesse ancora visto le foto dei miei piccini le trova qui: Voglio Una Mela Blu: CANDY CAMERA: I vincitori.

venerdì 15 ottobre 2010

Ho vinto il mio primo Giveaway!!


Che bella sorpesa ho trovato stamattina leggendo la bacheca dei blog che seguo! Ho vinto una delle splendide creazioni messe in palio nel blog That's Mine in un Giveaway scaduto ieri!

E' la mia prima volta... Voglio dire è la prima volta che vinco qualche cosa in una di queste iniziative che si trovano on line, proposte nei blog e ne sono davvero contenta.

Non posso che ringraziare chi mi ha dato la possibilità di partecipare e... attendo con ansia di indossare uno degli splendidi orecchini in palio. Creazioni molto belle ed originali.

G R A Z I E That's mine!
di questa opportunità!

mercoledì 13 ottobre 2010

Il ragioniere a dondolo (Gianni Rodari)

Tra una mezz'ora abbiamo un appuntamento importante: con i nostri cari libri, in biblioteca. E con colori, pennarelli, disegni e tanto altro... tutto ciò che potremo fare nella sezione riservata ai più piccoli, in biblioteca.

E visto che ci stiamo rifocillando - merenda in corso - la mamma approfitta per portare al suo seguito un paio di libri che dobbiamo restituire. Uno di questi è Il ragioniere a dondolo, filastrocche per giocare, di Gianni Rodari.

Si tratta di un libro piccino e sottile, con copertina cartonata ma non di quelle imbottite come si vede spesso di recente nei libri per bambini.

Non è un'edizione molto recente: basta pensare che il prezzo sull'ultima di copertina indica un costo di 8.500 lire. Non so dire se ve ne siano edizioni più recenti: in biblioteca abbiamo preso quella che abbiamo trovato.

Edito da Editori Riuniti, nella collana La freccia azzurra, risale al 1991 e riporta testi in rima, piuttosto simpatici ed anche semplici da memorizzare, accompagnati da illustrazioni di Emanuele Luzzati. Non sono filastrocche molto lunghe e trovo che ciò sia importante per non annoiare troppo il piccolo lettore. Il piccolo ascoltatore, nel nostro caso. O meglio, i piccoli ascoltatori.

I miei bimbi si divertono molto con le frasi in rima : di filastrocche ne sono proposte undici, tutte illustrate.

La collana si completa - leggo da una delle ultime pagine di copertina - da altri due libri delle filastrocche, da due libri del perchè e da due libri delle storie. Proveremo a cercare anche gli altri.
***
Il ragioniere a dondolo
Gianni Rodari
Editori Riuniti (1991)
8.500 lire

lunedì 11 ottobre 2010

Tante storie della nuvola Olga (Nicoletta Costa)

Oramai per i miei bimbi è un'amica più che un personaggio nato dalla fantasia e dalla penna di Nicoletta Costa. La Nuvola Olga è una compagna d'avventure sia se abbiamo i suoi libri tra le mani sia se non è così. Perché i miei bimbi la disegnano ovunque ed inventano storie che la vedono per protagonista, la cercano nel cielo ed immaginano dove possa essere quando è tutto sereno e di nuvole non ce n'è nemmeno l'ombra.

Tante storie della nuvola Olga è uno di quei libri che amano avere tra le mani sia perché la protagonista è lei sia perché è davvero ben fatto, con copertina cartonata, pesante e allo stesso tempo maneggevole per via del formato "a misura di bambino" ma anche per via delle belle immagini che ci sono all'interno. Si tratta di una raccolta di brevi storie che sono accompagnate da immagini molto grandi e colorate, narrate con frasi brevi e con poco scritto.
Si tratta di otto storie che hanno per protagonista Olga, la sua pioggerellina e i suoi amici... Il pupazzo di neve, il tulipano, la stellina dispettosa. Tanti sono gli amici che interagiscono con lei e che danno vita alle storie.

I disegni piacciono molto ai miei bimbi e lo stile di Nicoletta Costa non si smentisce nemmeno in questo caso: sono disegni semplici anche da copiare, per i piccoli di casa, e questo rende ancora più divertente fare delle attività al di là della lettura del libro.
Disegnare un personaggio così e dare vita a storie sempre nuove aggiungendo personaggi di loro invenzione è un'attività con cui occupiamo spesso il nostro tempo libero. Così come ritagliare i vari personaggi che disegnano con le loro manine per poi dare vita a delle storie in cui i personaggi stessi si muovono, si spostano, si toccano tra loro.
Molto stà nella fantasia e nell'abilità di chi accompagna i piccini in queste attività. I miei bimbi sono ancora piccoli per leggere da soli e il ruolo di un adulto (quasi sempre il mio) è fondamentale. Arricchire una storia, prendere spunto dai personaggi dei libri per realizzare attività alternative non è molto semplice per bambini lasciati soli a lavorare con un libro in mano, un foglio bianco e matite colorate. Ho imparato che vanno aiutati, guidati e stimolati. E il ruolo di un adulto è fondamentale.

La storia che piace di più ai miei bimbi è quella in cui Olga fa la pioggia per lavare gli abiti dei due fratellini che si sono sporcati giocando con il fango ma anche quella in cui fa la neve per dare sollievo e ristoro ad un pupazzo di neve che si stava sciogliendo.

Si tratta di un libro Emme Edizioni che ho ordinato in una libreria on line tempo fa per 11.90 euro. Ricordo di aver usufruito di uno sconto ma non ricordo di preciso di quanto fosse. E' un libro che si presenta molto bene proprio per via di una copertina cartonata molto curata ed elegante e trovo che sia anche un valido strumento per i piccoli per imparare i colori visto che i disegni sono molto colorati e si prestano anche a questo utilizzo.

La nostra amica Olga ci è così cara che nei giorni scorsi, giorni sereni di inizio ottobre, ci siamo anche divertiti a cercarla nel cielo e ad inventare storie guardando in alto.

Abbiamo immaginato che stesse per andare ad una festa da ballo quando il sole stava per tramontare, donandole un bellissimo colore rosato. O che magari si arrabbiava un po' e si preparava a mandare sulle nostre teste tanta pioggerellina fresca!


L'abbiamo anche immaginata che giocava a rincorrersi con le sue amiche per poi fare tanti tanti giochi nel cielo sereno.

***
Tante storie della nuvola Olga
Emme Edizioni
11.90 euro

domenica 10 ottobre 2010

Pausa libri... si colora!

In questo fine settimana ci siamo presi una pausa dai libri visto che la mia piccina, come compito a casa impartito dalle maestre, doveva colorare un disegno dettato in classe seguendo alcune precise regole. E visto che il compito era questo abbiamo destinato tutto il resto del tempo libero al divertimento...

Regole da rispettare, semplici ma pur sempre regole:
* usare i colori a pastello
* usare i pennarelli a punta fine solo per i contorni
* colorare sempre nello stesso verso
* non uscire fuori dai contorni

Così, regole e colori alla mano, la mia piccina si è messa al lavoro. Ha usato tecniche diverse, a sua scelta, preferendo la polverina per il suo viso e per i suoi abiti - la bimba del disegno è lei - mentre ha deciso di colorare nel modo tradizionale tutto il resto (anche se la tentazione di usare polverina anche per i dettagli più piccoli è stata davvero grande).

Il risultato l'ha soddifatta. Anche se devo dire che quella linea che divide il cielo da tutto il resto non me la spiego più di tanto visto che limita il cielo solo in alto lasciando bianco tutto ciò che rimane in basso. Pian pianino progrediremo anche in questo.

Ed ora, disegno colorato, buon proseguimento di domenica a tutti!

sabato 9 ottobre 2010

Sono arrivati i nostri premi!

Ieri mattina il postino ci ha consegnato una busta gialla con un logo a noi familiare, in alto a sinistra. Il logo Fiorentini si Cresce, con un giglio rosso, che arriva dritto dritto dal sito http://www.fi0rentinisicresce.it/. Il sito nel quale abbiamo partecipato alla gara di foto indetta in occasione della Festa dei Nonni e che abbiamo vinto di recente!

Nella busta c'erano i nostri premi: i due libri messi in palio, con tanto di dedica dell'autrice.
Si tratta di Storie di sguardi magici e I ladri di favole di Rosa Tiziana Bruno.

I libri sono arrivati a casa nostra a cinque giorni dalla nostra proclamazione di vincitori e ringrazio gli organizzatori dell'iniziativa per la velocità e serietà che hanno dimostrato.
Per noi si tratta della prima vittoria di un concorso in rete ed è stata un'emozione avere il premio tra le mani.

Appena leggeremo i nostri nuovi libri non mancheremo di recensirli con cura. Per il momento rinnoviamo il nostro ringraziamento a chi ci ha permesso di vincere e a chi ci ha dato l'occasione di partecipare. In attesa che arrivi qualche altro interessante concorso, ci dedichiamo alla lettura...

venerdì 8 ottobre 2010

Abbiamo vinto anche qui...


Il mondo visto dagli occhi di un bambino è un mondo davvero fantastico. Dettagli che agli occhi di un adulto sfuggono per loro sono importantissimi. Ciò che ad un adulto sembra normale per loro è qualche cosa di fantastico e di immensamente entusiasmante.

Ne ho avuto prova partecipando all'iniziativa proposta da Voglio una mela Blu con l'iniziativa Candy Camera con gli occhi di un bambino.

Una mostra-gara fotografica che ha permesso ai più piccini, coloro a cui di solito è precluso l'uso delle fotocamere "dei grandi", di catturare le immagini a loro più care, simbolo della loro estate.
Io ed i miei bimbi abbiamo avuto qualche problemino di visualizzazione visto che le foto in gara non comparivano a chi non aveva un account flickr ma abbiamo cercato di rimediare facendo "propaganda porta a porta" e segnalando comunque le foto dal nostro album personale.
Ebbene, abbiamo ricevuto tantissimi voti che ci hanno permesso di vincere (qui i quattro vincitori http://vogliounamelablu.blogspot.com/2010/10/candy-camera-i-vincitori.html). Non che fosse importante vincere, l'obiettivo dell'iniziativa era quello di dare sempre più spazio ai nostri piccoli, al loro punto di vista che stavolta è stato immortalato con una fotocamera. Però, visto che abbiamo vinto, ci godiamo un piccolo momento di gloria e ringraziamo chi ha meticolosamente messo in piedi una così simpatica iniziativa!

Ringraziamo tutti, tutti, tutti per il sostegno che ci è stato accordato... Ed invitiamo a dare sempre più spazio al punto di vista dei più piccoli... che spesso riserva grandi sorprese.

mercoledì 6 ottobre 2010

Osservo il circo (Sabine Krawczyk)

Credo che oramai sia fuori catalogo, difficilmente reperibile. Ho provato a cercarlo tra l'elenco dei libri in attivo della casa editrice El Edizioni ma non l'ho trovato. Ed è un vero peccato perchè questo libricino è uno di quelli che è stato capaci di meravigliare i miei bimbi (la più grande soprattutto) con una piccola magia che li lascia ogni volta con gli occhi sgranati.
Si tratta di un piccolo libro di poche pagine ma davvero capace di stupire i piccoletti di casa mia.
Osservo il circo. Con copertina cartonata, piccino nelle dimensioni, guida i bambini alla scoperta del magico mondo del circo. E lo fa in un modo davvero inusuale e magico, permettendo loro di accendere i riflettori proprio come se fossero loro a decidere dove mandare le luci della ribalta e dove no.
Il libro si apre con un invito ad entrare sotto il magico tendone del circo per scoprire il magico mondo che vi è celato. Ed il viaggio dei piccoli lettori sarà accompagnato da una torcia magica: una torcia in cartoncino, una lampada da staccare dall'ultima pagina e da infilare tra alcune pagine speciali.

Eh si, speciali, perchè dopo qualche pagina piuttosto normale, con disegni e spiegazioni, arrivano della pagine nere... A ben guardare non sono proprio nere: sono delle pagine trasparenti su cui sono stampate delle immagini e la pagina successiva è nera. Infilando tra le due pagine "speciali" la lampada magica di cartoncino ecco che si accendono i riflettori sulla trapezista oppure sul clown, sul topolino in bicicletta oppure sugli elefanti.
E' il bambino che, spostando la lampada di cartoncino, decide cosa fa apparire e cosa, invece, lasciare nell'ombra.

E' più facile da farsi che da dirsi ma vi garantisco che per i bambini è davvero una magia, qualche cosa da mostrare con orgoglio e da accogliere con meraviglia.
Si tratta di un libro piuttosto vecchio, edito nel 2000 nella collana Pagine da scoprire. Il titolo originale è J'observe le cirque e le illustrazioni sono di Sabine Krawczyk. Non sono illustrazioni molto moderne, si tratta dei disegni che sulle prime possono anche spiazzare bambini abituati ai libri illustrati dei tempi attuali ma ben presto diventano immagini familiari.

Della stessa collana:
* I dinosauri
* Gli animali della notte
* I pesci
* Il mondo degli insetti
* Il cielo e lo spazio
* La tomba egizia
* L'assalto al castello
* Le grotte
* I tesori nascosti

Mi piacerebbe avere anche gli altri ma non credo che sarà facile reperirli. Quello che abbiamo noi ci è stato relagato da Maria Luna e Marco Maria quando hanno fatto pulizia nella loro libreria "da piccoli".

Cercatelo nei mercatini, sulle bancarelle, tra i libri usati... Sono certa che i vostri bimbi ne rimarrebbero stupiti tanto quanto i miei.
***
Osservo il circo
illustrato da Sabine Krawczyk
Edizioni El (2000)
9.40 euro (prezzo in sconto, come da etichetta sul retro, 6.00 euro)

lunedì 4 ottobre 2010

Le mie prime parole (Tony Wolf)


Un librottino morbido morbido, con pagine leggermente plastificate, spesse quanto basta per essere sfogliate con facilità dalle piccole manine di un bimbo e carico di nuove paroline.
E' questo il libro che abbiamo in casa da un bel po' di tempo, da quando la mia bimba aveva poco più di due anni e onestamente era troppo piccola per apprezzarlo.

Si tratta di un libro della linea 0/6 anni della Dami Editore, con le classiche illustrazioni di Tony Wolf che fanno da leit motif a tutte le pubblicazioni di questo genere... Topolini, orsetti, maialini, conigli, orsetti, cagnolini sono i piccoli protagonisti delle pagine che, una dopo l'altra, svelano ai bimbi un mondo nuovo. I testi sono piuttosto semplici - di Silvia D'Achille - ed anche brevi, visto che lo scopo di questo libro non è quello di proporre una fiaba o filastrocche ma di far conoscere ai bimbi nuovi vocaboli. Così, una pagina dopo l'altra, oltre ad una illustrazione dell'ambiente in cui i vari oggetti si possono trovare, si ha di tanto in tanto un brevissimo testo seguito da singole immagini con la scritta della relativa parolina.
La copertina è di cartone imbottito, morbidoso ma non di stoffa - come l'idea di mobidezza potrebbe far pensare e come si ha in diversi altri tipi di libri, appunto con copertine in stoffa - ed ha una finestra centrale: anche questa è una caratteristica comune ad altri libri di questa stessa linea della Dami editore.
Già sulla copertina come nella prima pagina si hanno immagini sparse: una sorta di presentazione di ciò che si troverà all'interno.

Il viaggio nel mondo delle paroline - i vocaboli proposti sono più di trecento - si apre con l'alfabeto: letterine scritte in stampatello ed in corsivo con, accanto, l'immagine di un oggetto o animale che inizia con quella lettera. Immagine seguita poi dalla trascrizione della parola.
Iniziano poi le varie sezioni.
La casa: si propone la conoscenza delle varie stanze con l'immagine di una casa con metà tetto e una parte delle pareti trasparenti in modo da poter vedere l'interno. Qui sono indicati i vari ambienti, con relativa trascrizione della parola, e illustrati i vari oggetti che si possono trovare in ogni stanza.
Poi si passa ai dettagli, nelle pagine successive. In cucina si propongono alcuni oggetti caratteristici come la pentola, il frigo, il forno, il tavolo, la sedia e così via discorrendo per le altre stanze: ''in soggiorno''', in camera, in bagno.
A scuola i protagonisti sono una classe di orsetti con la loro orsa-maestra: si propongono parole come computer, quaderno, matita, gomma con le relative illustrazioni.
In città si presenta un'immagine un pochino caotica con tram, vigili del fuoco, semafori e taxi. All'immagine complessiva segue l'illustrazione della bicicletta, della stazione, del treno, del parcheggio ed altro ancora.
Collegato alla città c'è poi uno spaccato un tantino più difficile non con singoli oggetti ma con ambienti, situazioni. La piazza, il cinema, il museo, il teatro... Una sezione un po' più impegnativa che richiede, secondo me, una spiegazione da parte di un adulto e non può essere rimessa al riconoscimento immediato da parte del bimbo.
In fattoria i protagonisti dell'immagine principale sono una famigliola di maialini contadini con tutti gli animali e gli attrezzi di cui ogni fattoria dispone: fieno, legnaia, carriola, trattore, mietitrebbia... Ci ho messo un po' a spiegare cosa fosse una mietitrebbia alla mia bimba, a dire il vero!
Nel bosco i protagonisti sono dei simpatici cagnolini con i loro amici animali che fanno tappa nell'area picnic e raccolgono funghi. Qui si propone anche il riconoscimento di alcune specie di alberi come il castagno, l'_abete_, la quercia...
Al mare il discorso è un tantino più semplice con il castello di sabbia, il faro, il salvagente, la conchiglia e tutto il resto.
Verso la metà del librotto si arriva ad una sezione in cui l'orsa-maestra spiega che nel mondo ci sono boschi, montagne, laghi e mari. Ecco che vengono proposte le varie scene come la pioggia, la neve, le stelle ma anche la montagna, il vulcano, la campagna, l'isola....
Poi è la volta della frutta e dei fiori con relative immagini variopinte e rispettive trascrizioni.... Un po' più semplici quelle della frutta, un po' più impegnative quelle dei fiori con il ranuncolo, l'iris, il non ti scordar di me, le ortensie....
Sulla sezione del cibo la proposta è quella di una tavola imbandita con relativi dettagli culinari.... Volete sapere la prima cosa che ha riconosciuto la mia bimba? Le patatine fritte e, a ruota, il gelato!
Si passa, andando avanti, agli animali, sia da cortile che da compagnia così come quelli della jungla.
Il libro si conclude con i vestiti, i mestieri, e le azioni.

L'ho comprato tempo fa a 9,90 euro in libreria.
***
Le mie prime parole
Tony Wold
Dami Editore
9.90 euro