venerdì 28 dicembre 2012

I segreti del perfetto Babbo Natale - Il venerdì del libro

Sotto il nostro albero di Natale non poteva mancare qualche libro e, visto che siamo ancora nel periodo festivo, post-natalizio, per questo venerdì - anche se l'appuntamento con il Venerdì del libro è sospeso - vorremmo condividere le nostre impressioni su uno di quei libri che abbiamo ricevuto come dono da Babbo Natale. Non è il caso di attendere oltre, altrimenti si finisce davvero oltre ogni tempo massimo!
Uno dei libri ricevuti dalla principessa di casa ha esaudito un suo desiderio: "...vorrei che Babbo Natale mi portasse un libro che parla di lui... ma proprio di lui, non storie di Natale...".
Così, è arrivato "I segreti del perfetto Babbo Natale": si tratta di una sorta di vademecum scritto dagli Elfi e rivolto a Babbo Natale affinchè non dimentichi nulla, ma proprio nulla, nello svolgere il suo delicato compito nel periodo natalizio.

Il volume è cartonato ed ha anche un campanellino applicato in alto, sull'attaccatura delle pagine. Un campanellino che rende la lettura ancora più magica di quanto non lo sia già sfogliando le pagine.
Gli Elfi hanno pensato proprio a tutti: rammentano a Babbo Natale ogni dettaglio e, allo stesso tempo, svelano ai giovani lettori un sacco di segreti e rivelano interessanti informazioni sugli strumenti che usa, sulla sue dotazioni di base e su tutto ciò che deve fare, abitualmente, per accontentare i bambini di tutto il mondo.

Ecco, dunque, che gli Elfi ricordano a Babbo Natale di controllare la dotazione per il pronto soccorso giocattoli, con tutto l'occorrente per ripararli nel caso in cui durante il volo dovesse rompersi qualche cosa. Ma viene anche svelata la dotazione della slitta, con finestrelle che si aprono per svelare dei piccoli segreti fino ad ora sconosciuti ai più. E poi vengono presentate le renne, con i loro nomi e le loro caratteristiche, viene illustrato l'abbigliamento anti-freddo che Babbo Natale indossa sotto al suo tradizionale abito rosso e bianco... Insomma, una lettura curiosa e divertente, che parla di Babbo Natale.... proprio come chiedeva la mia principessa.

Il libro, nemmeno a dirlo, le è piaciuto molto. Anche il piccoletto di casa, che ha cinque anni e mezzo, ha molto gradito: l'unico problema che si è presentato è stata la delicatezza di una pagina, cosa comune ai pop-up in generale (ed anche in questo libro ce n'è un accenno, di pop-up): verso la fine del libro ci si imbatte in un gioco simile al Gioco dell'Oca. I giocatori devono avanzare in base al punteggio che ottengono facendo girare una ruota di cartone che gira su una protuberanza di cartone... troppo sottile e fragile, tanto che dopo una partita la ruota non ha più girato. Si può sempre rimediare usando i dadi, niente paura.
So che con questa segnalazione siamo fuori tempo per consigliarlo come dono ma abbiamo voluto comunque condividerlo perchè merita.

venerdì 21 dicembre 2012

Il bambino invisibile (Marcello Foa con Manuel Antonio Bragonzi) - Venerdì del libro

Qualche settimana fa mia nonna, che ha 92 anni, mi ha chiesto di procurarle un libro. Mi ha messo tra le mani un fogliettino tutto spiegazzato con su scritto, con grafia incerta ma chiara, un titolo: Il bambino invisibile. "Ho sentito che ne parlavano in tv e la storia mi sembra bella. Una storia vera. Me lo trovi?", mi ha detto. Potevo forse dire di no? 
L'ho cercato e trovato senza fatica, l'ho consegnato a mia nonna e dopo una settimana mi ha detto: "L'ho letto. Ora leggilo tu". Quando le ho chiesto se le era piaciuto mi ha risposto che non era piaciuta la prima parte ma la seconda si. 

L'ho letto. Ed ho capito il perchè.

Manuel è un bambino rifiutato dal mondo. Orfano, vive con un nonno-padrone che non l'ha mai trattato con amore ma che lo tratta in modo disumano picchiandolo in modo feroce se fa tardi la sera e senza prestargli alcuna attenzione. Manuel sembra essere davvero invisibile al cospetto di una società - la difficile società del Cile degli anni '80 - che poca attenzione presta ad un bambino figlio di nessuno. Un bambino che pian piano mette assieme i pezzi della sua esistenza e che, a cinque anni, realizza di trovarsi in un posto che non ama e che non lo ama. Così, dall'alto dei suoi cinque anni, decide di andarsene vivendo da solo in un bosco. Nessuno lo cerca. Nessuno sente la sua mancanza. Lui scopre una vita fatta di sofferenza ma lontano dalle percosse e dalla paura di dover sentire il passo pesante del nonno che si avvicina a lui. Scopre la bellezza di madre natura e cresce per qualche tempo così, potendo contare solo sulle sue forze. 

Fino a quando - così è scritto nell'introduzione al libro - il destino non inizia il suo lungo viaggio in cerca del bambino invisibile...

Quella di Manuel è una storia tristemente vera. Ed ho capito perchè mia nonna non ha apprezzato la prima parte del libro: vi si racconta delle violenze subite dal piccolo, della sua impotenza davanti alla cinghia di una cintura, dell'indifferenza della società nei suoi confronti. Poi le cose cambiano e la seconda parte del libro - quando si apre un barlume di speranza - a mia nonna è piaciuta...

Lei lo ha letto in una settimana, io in tre giorni. E' scritto molto bene, in modo molto efficace. L'autore ha il merito di riuscire a trasmettere emozioni e a rendere al meglio le varie situazioni narrate. 
Ho avuto l'impulso di correre incontro a quel bambino, di aiutarlo a rialzarsi, di stringerlo a me e trasmettergli un po' di calore. Ho avuto voglia di prendere a schiaffi quell'uomo, quegli uomini e quelle donne che con tanta indifferenza si sono relazionati con lui.
E ogni volta che chiudevo il libro ho avuto la voglia irrefrenabile di abbracciare i miei figli e coprirli di baci...
Un libro che ho trovato molto bello e che mi sento di consigliare per questo Venerdì del libro. Mi spiace solo che sia una storia vera... e mi auguro che non ci siano mai più bambini invisibili, in nessun posto del mondo.
*** 
Il bambino invisibile
Marcello Foa con Manuel Antonio Bragonzi
Piemme Voci
16.50 euro

venerdì 14 dicembre 2012

Mostriciattoli e Borsette di carta - Il venerdì del libro

A me piace regalare libri (credo che chi segue questo blog lo abbia capito!) soprattutto ai bambini. E ogni volta che ne vengono donati ai miei è una gioia. Sia perchè apprezzo il gesto sia per la reazione dei miei cuccioli che, per fortuna, è sempre positiva. A volte non lo è nell'immediato ma so per certo che i libri piacciono ai miei figli. Ne ho avuto un'altra prova in occasione del compleanno della principessa di casa. Durante la festa le sono stati regalati dei libri ma lei non si è messa subito a sfogliarli in maniera attenta. Ha ringraziato, con gli occhi che le brillavano, ma poi è tornata a giocare e ballare con le sue amichette. Una reazione che potrebbe sembrare, sulle prime, di scarso gradimento del dono ma chi la conosce sa che non è così. Ed io la conosco bene.

Nel giorno del suo compleanno anche il suo fratellino ha ricevuto un libro della stessa collana di quello che è stato regalato a lei: Mostriciattoli...che si muovo per lui, Borsette di carta per lei.Si tratta dei "Libri attivi" della collana Chicchirichì, Editoriale Scienza, ed ammetto di non averli mai visti prima di quel momento. Si tratta di libri che guidano i bambini in attività manuali collegati ad oggetti e personaggi che li appassionano: quale principessa non ama avere delle borsette uniche e personalizzate? E quale maschietto non si lascia conquistare da un bel gruppo di mostricattoli da realizzare con le sue manine? All'interno dei libri - che non sono rilegati come tradizionali libri cartonati ma hanno la spirale di lato - si apre un mondo davvero stimolante fatto di figure da staccare, adesivi da appiccicare, parti che si assemblano.... insomma, tutto il materiale per personalizzare le proprie creazioni. Il piccoletto ha trovato tutto l'occorrente per dare vita a dei mostriciattoli piuttosto simpatici e mai veramente mostruosi. La prinicipessa ha trovato adesivi, perline, strass e tutto ciò che serve - colla compresa - per decorare alcune sagome di borsettine che vanno staccate dalle pagine.
Il piccoletto si è divertito un sacco a creare i suo mostri e la principessa i suoi accessori (oltre alle borsette si possono realizzare e decorare occhiali, braccialetti, anellini...) per poi sfilare come una vera modella.

Un unico accorgimento: bisogna fare attenzione quando si staccano le sagome dei vari soggetti: i bordi sono pretagliati ma se non si fa attenzione le sagome si possono strappare.
Ed una volta terminato l'assemblaggio dei vari pezzi? Dove conserviamo i nostri mostri e le nostre borsette? Per i mostriciattoli all'interno del libro c'è un apposito spazio a forma di letto, con una tasca all'interno della quale si possono riporre i vari personaggi mentre per le borsette si ha una borsetta (scusate la ripetizione) con tasca apribile e richiudibile sulla copertina del libro ma ci vanno solo gli accessori che non vengono usati durante la "creazione". Libri molto particolari nei quali non c'è molto da leggere ma parecchio da creare.
Per questo Venerdì del libro, dunque, proposta creativa...
Ps. i mostriciattoli "si muovono" perchè braccia e gambe sono fissate sulla sagoma del corpo con dei fermacampioni colorati, forniti assieme agli altri accessori.

lunedì 10 dicembre 2012

Cinquanta sfumature di rosso (E. L. James)

Fine. Ho terminato la lettura del terzo ed ultimo libro della trilogia "Cinquanta sfumature" e devo ammettere che quando l'ho chiuso, dopo aver letto l'ultima pagina, mi sono ritrovata con un sorriso stampato in viso. 
Rispetto agli altri due, tutto sommato, devo dire che il terzo - Cinquanta sfumature di rosso - mi è piaciuto di più. "Di più" non vuol dire nulla di esagerato, sia chiaro. Ma avendo letto i primi due ed essendone uscita fuori del tutto insoddisfatta, con il terzo per lo meno mi sono lasciata andare nello scoprire la storia del bel Christian Grey, del suo passato... ed anche quelle pagine che hanno raccontato il punto di vista di lui rispetto a quanto narrato in precedenza, ma con il punto di vista di lei, devo dire che mi è piaciuto.

La storia, essendo la terza parte di una trilogia, va obbligatoriamente letta dopo gli altri due libri. Se si resiste e si riesce ad arrivare fino alla fine magari se ne può trarre qualche cosa, anche se poco a dire il vero. Oltre alle descrizioni hot, che in questo caso, più che negli altri due, diverse volte vengono lasciate all'immaginazione del lettore con meno descrizioni di quanto non si abbia negli altri due, si cerca di attaccare il lettore a qualche cosa di più della storia tra le lenzuola (spesso le lenzuola non c'entrano propio) di Anastasia e Christian.

Un leggero interesse viene alimentato ma niente che possa far passare in secondo piano la ripetitività narrativa. I "grugniti", il "gemere" declinato in tutte le sue forme, "gli occhi azzurri di lei che si perdono in quelli grigi di lui", le descrizioni di quanto sia affascinante Christian, le continue sottolineature circa il fatto che quello sia il "suo" uomo... Ripetizoni su ripetizioni che mi hanno innervosita in più punti. Quel gemere e quel grugnire, poi, insopportabili!!! 
Alcuni passaggi - anche in questo terzo volume - sono piuttosto assurdi. E poi tanta pubblicità! Più e più volte vengono nominati prodotti che vengono pubblicizzati in modo palese... Altra cosa irritante.
Che devo dire? Per fortuna che non ho comprato nessuno dei tre libri... Mi sono stati tutti prestati e, se non altro, non ci ho speso un euro.
Come detto in precedenza, trovo che siano stati dei libri ben pubblicizzati, si è cavalcata l'onda della curiosità e, devo dire, a distanza di mesi dal boom di vendite, nelle librerie ci sono ancora pile di copie che vengono abbinate ad altri titoli, ma sempre nel genere erotico. 

Non voglio dilungarmi sulla trama perchè, magari, c'è qualcuno che lo sta leggendo o è intenzionato a farlo per cui non voglio togliere nulla alla lettura. Mi limito a dire che i protagonisti sono sempre loro, Anastasia e Christian, che si trovano a vivere una storia d'amore piuttosto turbolenta anche quando lui sembra aver trovato un certo equilibrio. Il suo passato, però, continua a fare capolino di tanto in tanto e la situazione è sul punto di degenerare.

All'erotico l'autrice cerca di sommare un po' di suspance, una storia d'amore, qualche intrigo di troppo... Il mix non è sufficiente a porre il libro di molto al di sopra della (bassa) media raggiunta dagli altri due. Non dico altro. Mi limito a dire che ancora non mi spiego come abbia fatto un libro come questo a vendere tutte quelle copie che vanta!
***
Cinquanta sfumature di rosso
E. L. James
Mondadori editore 
14.90 euro

venerdì 7 dicembre 2012

Questa è la poesia che guarisce i pesci (J.P. Siméon-O. Tallec) - Venerdì del libro

Un libro raro che affronta con infinita dolcezza il grande mistero della poesia che è in tutte le cose...


E' questo, in estrema sintesi, il libro che abbiamo trovato in occasione della nostra ultima tappa in biblioteca e che proponiamo per questo Venerdì del Libro. E' un testo particolare, non semplice a dire il vero, nemmeno per un adulto che non sia adegutamente concentrato o che prende alla leggera la lettura, apparentemente uguale a tante altre.
Il titolo è "Questa è la poesia che guarisce i pesci". Singolare come titolo, no?
Alla mia dolce principessina è piaciuto subito, appena l'ha preso tra le mani selezionandolo tra tanti altri. Non so se sia stata l'immagine di copertina a catturare la sua attenzione o se sia stato il formato - è un libro cartonato, piuttosto elegante e di gran formato - ma qualche cosa deve esserci stato perchè è venuta da me molto compiaciuta della sua scelta.
Non mi ha chiesto di leggerlo per lei, lo ha voluto leggere da sola ma credo che sia più opportuno che le proponga di essere io a leggerlo, ino modo da poter eventualmente approfondire quanto proposto.


I testi sono brevi mentre le illustrazioni sono molto grandi e particolari. La sera stessa in cui lo abbiamo preso in prestito se l'è portato a letto, lo ha osservato in silenzio e mi è sembrata molto interessata. Non ha fatto commenti, ne' richieste particolari. Lo ha sfogliato a lungo, soffermandosi quanto basta in ogni pagina poi l'ha riposto sul comodino e si è addormentata. Di solito quando un libro non le piace me lo dice subito e lo scarta definitivamente... In questo caso non è stato così. Non so dire nulla in merito alle sue impressioni perchè non ho avuto modo di commentarlo con lei o raccogliere una sua opinione di giovane lettrice. Posso dire, però (avendolo letto anche io) che si tratta di un libro particolare che induce il lettore a cercare la poesia in ogni cosa che si fa, in come si è, in ciò che si vive... Lettura particolare, senza dubbio fuori dai classici canoni della favola o della fiaba. Comunque un libro interessante.
Qualcuno di voi lo conosce? 
***
Questa è la poesia che guarisce i pesci
Jean-Pierre Siméon - Olivier Tallec
Lapis Edizioni
14.50 euro

venerdì 30 novembre 2012

Mi vesto da solo (Giunti Kids) - Venerdì del libro



Lunedì scorso abbiamo partecipato al solito appuntamento in libreria con il laboratorio di lettura e per questo Venerdì del libro vorrei proporre proprio uno dei libri che sono stati proposti ai giovani lettori presenti. Si tratta di un libro edito da Giunti Kids e che si intitola “Mi vesto da solo!”.
Lacci, cerniere, clip e bottoni sono gli elementi che rendono particolare il libro. Un libro cartonato che non si sfoglia nel modo usuale ma che si apre al centro dopo aver aperto la zip che divide la copertina in due: le due pagine si aprono – l’una a destra e l’altra a sinistra – per svelare altre sorprese all’interno. Dopo la zip ci sarà un bottone da sbottonare, dei lacci da slacciare e così via discorrendo per poter arrivare al termine della lettura. All’interno del libro non viene raccontata una storia ma vengono descritte le fasi che vanno seguite da un bambino o da una bambina che volessero imparare a vestirsi da soli.
Devo ammettere che la presenza degli accessori attira l’attenzione dei piccoli più di tutto il resto ma devo dare merito alla lettrice – spesso sono critica con coloro che tengono i laboratori di lettura ma non è questo il caso, Camilla è stata brava – che ci ha saputo fare ed ha saputo tenere a bada le tante manine che erano tentati di aprire, sganciare, sbottonare…
E’ un libro adatto a piccole manine curiose e vogliose di fare cose “da grandi”. 
All'interno non c'è una storia ma ci sono indicazioni relative al da farsi nell'una o nell'altra situazione. Carino, l'ho trovato davvero carino e, a giudicare dalla reazione di coloro che erano attorno a Camilla, posso dire che è piaciuto anche ai piccoli lettori. E' un libro consigliato dai tre anni di età e trovo che sia un'indicazione molto corretta visto che anche i più piccolo saranno sicuramente attirati da un libro così: starà poi a mamma e a papà rendere interessante anche la lettura delle frasi che si trovano all'interno.
Anche in questo caso posso dire che sul prezzo di copertina si possono travare dei buoni sconti se si acquista da librerie on line. 
***
Mi vesto da solo
Giunti Kids
16.60

mercoledì 28 novembre 2012

Calendario dell'Avvento 2012


Quest'anno abbiamo in casa un calendario dell'Avvento molto speciale. 
L'abbiamo realizzato l'altro giorno ad un laboratorio organizzato presso la Pinacoteca Civica dopo che i bambini (ed i loro genitori) sono stati condotti alla scoperta delle meraviglie in essa contenute. Parlo al pluarale perchè il laboratorio era indirizzato ai bambini e alle loro famiglie: un momento molto apprezzato - questo mi è parso di capire - sia dai grandi che dai piccini. Io sono andata volentieri con la principessa di casa. Il piccoletto questa volta non era con noi ma ho trovato il modo per rimediare al fatto che non si fosse messo al lavoro assieme agli altri...

Si tratta di un singolare alberello che nasconde, in ogni casellina, dettagli che i bambini hanno imparato a riconoscere durante la visita in Pinacoteca. Suona strano l'abbinamento tra la Pinacoteca ed il calendario dell'Avvento eppure trovo che sia stato un abbinamento particolarmente azzeccato. Non voglio lasciarmi andare a facili entusiasmi ma l'esperienza mi è piaciuta molto.
In quel posto magico - così difficile da pronunciare per loro - i piccoli visitatori sono stati invitati a fare attenzione ai particolari che ogni tela, ogni pala, ogni dipinto proponeva agli occhi di chi vi si poneva davanti e, allo stesso tempo, hanno acquisito nozioni riguardanti le varie opere. La vistia in Pinacoteca - la Pinacoteca Civica "Vittore Crivelli" - non è stata affatto noiosa. Lo sottolineo perchè spesso si pensa che sia noioso soffermarsi ad ammirare un quadro, tanto più se questo "sforzo" viene richiesto ad un bambino. Devo dire che i presenti non mi sono sembrati affatto annoiati ma attenti ed incuriositi al punto giusto da seguire tutte le spiegazioni.
Va anche detto che la nostra guida è stata brava a non rendere pesante le spiegazioni mettendo in condizione i bambini di mantenere alta l'attenzione.
Mentre i bambini ammiravano le varie opere sono stati invitati a fare attenzione ai dettagli che, così ci è stato detto, sarebbero serviti più tardi per il laboratorio manuale.
Ed ora vi spiego perchè.
Quando ci siamo spostati nella sala in cui si sarebbe svolto il laboratorio, ci siamo trovati davanti agli occhi delle sagome di alberi di Natale stilizzati, in pannolenci, con dei bottoni applicati in modo ordinato ed evidentemente sistemati in quel modo perchè... così doveva essere.
I materiali a nostra disposizione erano:
l'alberello in pannolenci realizzato doppio (due sagome identica incollate l'una sull'altra tranne che sulla base in modo da poter imbottire l'alberello e permettergli di stare in piedi);
cartoncini colorati da cui ritagliare delle sagome rettangolari tutte uguali (i rettangolini erano già stampati nella misura giusta, è bastato ritagliare i cartoncini);
del cordoncino per realizzare un cappio da usare per appendere le tessere sui bottoncini;
pennarelli colorati;
forbici dalle punte arrotondate;
colla;
graffatrice;
figure da incollare sulle tesserine (24 dettagli ricavati dai quadri che avevamo osservato poco prima: una colomba, le chiavi della città, la frutta, alcuni elementi della città ed altro ancora);
caramelline.

Procedimento:
per prima cosa abbiamo iniziato a colorare le sagome dei dettagli tratti dai quadri per poi procedere a ritagliare 48 tesserine colorate dai cartoncini. Anche se i numeri da realizzare erano 24, abbiamo avuto bisogno di 48 tesserine perchè andavano accoppiate mettendo poi al centro il cordoncino per realizzare il cappio. 
Ma andiamo con ordine. Colorate le 24 immagine, le abbiamo ritagliate ed incollate su 24 tesserine. Abbiamo poi preso altre 24 tesserine su cui abbiamo scritto i numeri da uno a 24. Poi abbiamo applicato accanto al numero una caramella fermandola con la graffatrice. A questo punto avevamo 24 tesserine colorate con immagini, 24 tesserine colorate con numeri e caramelle e le abbiamo abbinate le une con le altre lasciando verso l'esterno i numeri e le immagini. Al centro abbiamo fissato il cordoncino per realizzare il cappio: inizialmente abbiamo usato la colla per fissare il cappio alle due tesserine ma abbiamo trovato più rapido ed efficace l'uso della graffatrice anche se l'operazione richiedeva maggiore perizia ed attenzione. 
A lavoro finito abbiamo sistemato le tesserine sull'alberello appoggiando il cappio di ogni tessera sul relativo bottoncino e il risultato è quello che si vede qui accanto.

A me personalmente è piaciuto molto ed anche alla principessa di casa che, oltre ad essersi divertita a realizzare i vari passaggi, è tornata a casa fiera del suo lavoro. Per far tenere in piedi l'alberello io ho infilato la sagoma su una bottiglia ed ho poi riempito gli spazi vuoti con carta di giornale.

Dal primo di dicembre inizieremo a girare i cartoncini dopo aver mangiato la relativa caramellina: pian pianino appariranno tutti i 24 dettagli dei quadri che sono nascosti dietro le tessere colorate e che riportano i vari numeri dei giorni che ci dividono al Natale.

Visto che il piccoletto di casa non era con noi - avevo prenotato anche lui per la partecipazione - ho chiesto di poter portare a casa i vari materiali per poi fare lo stesso lavoro anche con lui. Ovviamente, sul retro delle tesserine colorate si possono applicare immagini di qualsiasi tipo, non necessariamente dettagli dei quadri come ha fatto la principessa di casa. Magari per il piccoletto potremmo optare per personaggi dei cartoons o magari, che ne so, soggetti che riguardano il Natale o l'autunno. 
Che ne dite? Idea carina, no? E poi potremo utilizzare la sagoma dell'alberello anche negli anni futuri cambiando di volta in volta i soggetti delle tessere....

venerdì 23 novembre 2012

Giulio Coniglio. Storie per un anno (N. Costa) - Venerdì del libro


Quando si è trattato di scegliere un libro tutto per se – la soddisfazione stava proprio nel dire che era un libro tutto suo e non da dividere con sua sorella – il piccoletto di casa non ha avuto dubbi: Giulio Coniglio. Non uno di quei libri piccini, con poche pagine che spesso ha avuto tra le mani e che abbiamo letto più e più volte insieme ma un libro “vero”, da grandi. La scelta è caduta su “Giulio Coniglio. Storie per un anno”.

Abbiamo deciso di consigliarlo per questo Venerdì del libro per una serie di motivi: al piccoletto – che ha cinque anni – piace tanto per via del formato “da grandi”, per quei personaggi che oramai qui da noi sono di casa ma anche per come sono strutturate le storie. Parlo al plurale perché il libro propone quattro storie, una per ogni stagione. Lo consigliamo anche perché alla principessa di casa piace l’idea di leggerlo al suo fratellino senza troppa fatica visto che i testi sono proposti in caratteri non piccolissimi (nemmeno grandi come quelli concepiti per bambini più piccoli, però,) e facilmente riconoscibili. Ma lo consigliamo anche perché ritengo, da mamma e da persona che ama regalare libri (anche quando c’è il rischio che non sia un dono capace di tenere testa a mostri e macchinine) che sia un’ottima idea regalo, un ottimo libro da mettere sotto l’albero di Natale per che sanno leggere ma anche per quelli che non sono ancora capaci di leggere ma amano stare accoccolati con la loro mamma o con il loro papà per sentirsi leggere le storie che, assieme alle belle immagini, accendono la loro fantasia. 

Le illustrazioni di Nicoletta Costa non hanno bisogno di particolari presentazioni: all’inizio del libro Nicoletta presenta gli amici di Giulio, tutti personaggi a noi molto familiari. Si tratta dell’Oca Caterina, di Rosetta la Farfalla, della Renna Renata, della Lumaca Laura, di Teresa la Tartaruga, Pippo Porcello, del Topo Tommaso, Valter la Volpe, Guido il dotto Gufo. Simpaticissimi, facilmente riconoscibili e molto, molto familiari per noi.
Trovo che sia un gran bel libro capace di stimolare i piccoli lettori su più fronti: con le immagini, con i testi, con il formato “da grandi”… Insomma, ci sentiamo di suggerire caldamente un libro così.
Quando festeggeremo il compleanno della principessa di casa (compie gli anni il primo dicembre ma festeggeremo domenica 2) ho pensato di allestire un angolino per proporre ai nostri giovani ospiti un laboratorio di lettura: chissà se il piccoletto di casa mi presterà il “suo” libro? Dovremo convincerlo… Le storie proposte si prestano anche ad essere interpretate e potremmo improvvisare anche un angolino per illustrare i personaggi più simpatici… Vedremo, vi saprò dire.

Ps. le immagini dei personaggi che mi sono permessa di usare in questo post - spero che Nicoletta me lo permetta - non si riferiscono all'interno del libro... ma sono loro gli amici di Giulio... i protagonisti di tante storie. 
***
Giulio Coniglio. Storie per un anno
Nicoletta Costa
Franco Cosimo Panini
14.00 euro

venerdì 16 novembre 2012

Le avventure di Pinocchio (C. Collodi - Z. Basic) - Venerdì del libro

Di libri che propongono la storia di Pinocchio me ne sono passati parecchi per le mani. Di tutte le dimensioni, riassunti oppure no, più o meno illustrati, più o meno cartonati... 
Quello che propongo per questo Venerdì del libro, però, è stato senza dubbio il volume che più mi ha attirata e che mi è piaciuto in modo particolare.
Mi è caduto l'occhio su di lui mentre attendevo, tra gli scaffali della libreria, che i miei figli terminassero il tradizionale laboratorio di lettura del lunedì.
Pur essendo proposto all'interno di una libreria che si trova in un centro commerciale, non posso permettermi di lasciare i miei figli al laboratorio ed allontanarmi a fare la spesa perchè mi vogliono sempre a distanza di sicurezza, tale da potermi vedere nel loro raggio visivo.
Così, consapevole di ciò, ho atteso un'oretta sfogliando decine di libri. Quando sono arrivata davanti a questa versione di Pinocchio mi sono sentita letteralmente attirata tanto da pensare che avrei potuto comprare quel volume anche per me, non per i miei figli.
Si tratta di una versione molto particolare de "Le avventure di Pinocchio", illustrata da Zdenco Basic. Sono le immagini, oltre alla grafica usata per proporre il testo, che mi hanno colpita.
Sono immagini molto suggestive, quelle che escono dalla penna di Basic.
Prendendo il libro tra le mani ho avuto l'impressione che i personaggi uscissero dalle pagine per venire verso di me. Espressioni dei volti molto profonde, dettagli capaci di fare la differenza, un Pinocchio burattino che sembra sul punto di muoversi.
Bello, mi è molto piaciuto.
Credo che sia la versione più originale di Pinocchio che mi sia mai capitato di avere tra le mani ed è forse la prima che mi è venuto in mente di comprare in modo spontaneo, pur avendo letto la storia in mille salse. Sullo scaffale, in libreria, l'ho trovato esposto nella sezione dedicata a Pinocchio, con altre edizioni lì accanto e, credetemi, spicca in maniera particolare annullando tutto il resto che si trova lì attorno.
Si tratta di un libro cartonato con degli inserti mobili (ci sono linguette da tirare, sezioni da far ruotare) ed anche qualche pop up che in alcune pagine rende alla perfezione un suggestivo effetto 3D.
Quando, poco sopra, dicevo che le immagini sembravano venir fuori dal libro non mi riferivo al pop up ma proprio alle illustrazioni così particolari da far sembrare i personaggi vivi.
Questa volta vi propongo qualche foto in più dell'interno perchè, a mio parere, merita davvero di essere apprezzato per via delle illustrazioni proposte.
Sulle prime ho pensato che non potesse essere un libro adatto a mia figlia perchè è facilmente impressionabile da immagini più "forti" del normale. Più volte mi ha fatto chiudere un libro alla sola visione di un mostriciattolo o di un essere non tanto bello a vedersi che, magari, era anche illustrato in modo simpatico. Sulla scia di ciò, vedendo le immagini molto lontane da quelle usate in altri libri illustrati in modo più canonico, con colori più brillanti e forme più "rotonde" e deliate, ho escluso di poterlo comprare per mia figlia. Magari sarebbe piaciuto al piccoletto di casa ma ho pensato che fosse ancora troppo piccolo per una lettura comunque piuttosto articolata dal punto di vista del testo proposto, anche lunga da seguire seppur molto nota.
Ma non mi sono rassegnata. Tanta era la voglia di comprarlo che ho deciso di prenderlo come regalo di compleanno di un amichetto di mia figlia. Il libro costa 19.90 euro e, onestamente, mi era sembrata una spesa troppo elevata per un regalo di compleanno tra bambini di seconda elementare. Poi, però, visto che la mamma di un'amichetta di mia figlia mi ha chiesto di farle un regalino insieme, allora abbiamo diviso.
Sono molto soddisfatta dell'acquisto effettuato e mi auguro che il festeggiato possa apprezzare il dono: il testo è molto dinamico, sono inserite delle mappe, dei colonnini con spiegazioni... Mi sembra un libro molto stimolante, capace di rendere moderno un racconto classico come Pinocchio.
So che l'illustratore di questo libro ha illustrato anche Alice nel paese delle meraviglie ma non ho ancora avuto modo di averlo tra le mani. Comunque, giusto per sottolineare quanto siano imprevedibili i bambini, quando ho comprato il libro non l'ho fatto incartare alla comessa della libreria ma l'ho incartato io a casa. L'ho fatto vedere a mia figlia che l'ha sfogliato con interesse e che non si è mostrata affatto disturbata dalle immagini... Non è facile interpretare i gusti dei bambini! Credevo che mi avrebbe detto che erano immagini che non le piacevavano invece...Oramai l'ho comprato per il suo amichetto, magari per lei cercherò Alice nel paese delle meraviglie: essendo illustrato dalla stessa mano sono certa che sarà anch'esso un bel libro.
Particolare e consigliabile, proprio come questa versione di Pinocchio.
***
Le avventure di Pinocchio
Carlo Collodi 
illustazioni di Zdenco Basic
De Agostini Editore
19.90 euro

martedì 13 novembre 2012

Alza e scopri... le macchine (Giunti Kids)

Oggi l'acquisto di un libro non era previsto. Alla fine, però, ho voluto premiare il piccoletto di casa per la tanta pazienza avuta e, con lui, ci ha guadagnato anche sua sorella.
Abbiamo deciso di andare, dopo la scuola, ad un laboratorio di lettura che viene proposto ogni venerdì in una libreria della zona. Siamo arrivati un po' in ritardo ma la lettura era iniziata da poco ed i miei bimbi si sono seduti ad ascoltare le storie. 
La lettrice che stava conducendo il laboratorio ci accolti con entusiasmo ed i miei bimbi si sono messi ad ascoltare con interesse. Ad un certo punto ho visto i piccoletto che si è alzato ed è andato alla ricerca di un libro che fosse di suo gradimento convinto che, prima o poi, la lettrice lo avrebbe letto a tutti.
Ad alimentare questa sua convinzione è stato il fatto che la lettrice stessa aveva davanti a se più libri proposti dalle bambine (erano tutte bambine) presenti e ne leggeva un paio di pagine ciascuno per accontentare tutti. Il piccoletto, senza che nessuno gli dicesse nulla, ha scelto il libro Macchine Speciali della Collana dei Piccoli che osservano il mondo edito da Giunti. Si tratta di un libro con illustrazioni che nascondono, sotto a delle finestre, tante informazioni sul mondo delle macchine speciali. 
Il piccoletto ha atteso pazientemente ma alla fine ha gettato la spugna: il suo turno non arrivava mai.  
Ha ascoltato storie dei Barbapapà, qualche pagina delle Barbie ed altre storie ma delle sue macchine speicali niente. Alla fine ho chiesto io di andare via perchè si stava facendo tardi e la principessa di casa doveva ancora fare i compiti e lui, senza protestare, si è alzato sconsolato.

Non ce l'ho fatta a resistere ai suoi occhietti tristi e l'ho invitato a scegliere uno dei libri di quella collana, di suo gradimento: lo abbiamo comprato.

Non ha voluto il libro che aveva in mano per proporlo come lettura di gruppo - chissà che non lo faccia la prossima volta - ma un altro titolo della collana: Le macchine. Non ho opposto resistenza soprattutto perchè ho ritenuto che la sua pazienza e la sua tenacia nel voler attendere il suo turno dovessero essere premiate.
Se è vero che i bambini vanno sgridati quando fanno qualche cosa che non va fatto è altrettanto vero che vanno premiati quando lo meritano!
Sulla copertina del libro la dicitura completà è "Alza e scopri... le macchine" ed il perchè è presto detto: all'interno vengono proposte delle immagini reali, vere foto scattate per strada, di veicoli di diverso tipo. Sul lato destro del libro c'è lo spazio per infilare un dito ed aprire una finestra grande quasi quanto tutta la pagina: all'interno della finestra ci sono tante informazioni riguardanti il veicolo proposto come foto reale. Così è per la bicicletta, la motocicletta, l'automobile ma anche l'elicottero o il trattore. Uno più bello dell'altro ai suoi occhi!

Il piccoletto di casa, contento dell'acquisto, questa sera ha chiesto a sua sorella di leggergli qualche paginetta: dopo aver letto il suo - ne parleremo in altra occasione - la principessa di casa ha accontentato il fratellino lasciando poi che fossi io a terminare la lettura. Il libro è cartonato ed alterna vere e proprie foto ad immagini esplicative con l'indicazione dei vari pezzi che compongono il veicolo, gli accessori che si usano quando vi si viaggia o altre informazioni simili. Al piccoletto di casa è piaciuto molto ed a me ha fatto pensare ad un libro preso tempo fa in biblioteca, pur sempre con le finestrelle ma su di un argomento del tutto diverso, che nascondeva informazioni sotto a delle immagini reali. 
Si tratta di un libro indicato dai tre anni in su - questo è scritto sull'ultima di copertina: al mio cucciolo di cinque anni piace molto e so già che sarà uno dei più preziosi ai suoi occhi. L'ho capito da come era soddisfatto mentre - seppur piegato dal sonno che stava per sopraffarlo - sua sorella leggeva qualche pagina prima di andare a letto. Quando poi l'ho preso in mano io ed ho iniziato a leggere con un tono di voce più basso e delicato, i suoi occhi si sono chiusi e sono certa che avrà iniziato a sognare di essere a bordo di un camion dei pompieri o di essere il capitano di una nave.
*** 
Alza e scopri... le macchine
Giunti Kids
7.90 euro

lunedì 12 novembre 2012

"Il calzolaio riciclone" al Museo della Calzatura

Anche stavolta propongo un post che non parla di libri, anche se il titolo potrebbe farlo pensare. "Il calzolaio riciclone" potrebbe essere il titolo di un libro, no? Invece si tratta della denominazione usata per un laboratorio didattico che si è svolto oggi pomeriggio nel mio comune, al Museo della Calzatura.
Vivo in una terra "di calzolai", il mio comune vanta un Museo interamente dedicato alle calzature: poteva forse mancare un laboratorio per bambini che avesse a che fare con tutto ciò? 
Io ho apprezzato molto la proposta anche se, va detto, la prima parte del laboratorio - quella più didattica - è risultata un po' pesante per i bambini, soprattutto quelli più piccoli. Nulla di insopportabile, comunque... e qualche "uffa" di troppo detto tra i denti da qualche bimbo durante le spiegazioni è stato ampiamente recuperato con il momento manuale, creativo che si è avuto nella seconda parte. 

All'inizio la ragazza che ci ha guidati tra le varie sale espositive ci ha fatto fare un viaggio nella storia delle calzature illustrando ciò che vedevamo nei vari settori: abbiamo imparato come, nel tempo, le calzature si siano evolute, come (e perchè) sono state inventate le scarpe con i tacchi, quali materiali sono stati usati nel tempo per realizzare calzature... Siamo poi arrivati a conoscere le varie fasi seguire dal calzolaio - ed abbiamo conosciuto anche i suoi strumenti del mestiere - per realizzare una calzatura. 
Molto interessante, non c'è dubbio. Mi sono resa conto che c'è tanto da imparare attorno a quelle calzature che indossiamo con estrema naturalezza - ed anche superficialità - ogni giorno.
 
Chiusa la parte didattica si è poi dato il via al laboratorio.
E qui si è dato sfogo alla fantasia.


 Tanti i materiali che ci sono stati messi a disposizione, da usare per "inventare" una scarpa proprio come se fossimo stati degli stilisti. Parlo al plurale perchè anche i genitori hanno dato una mano ai loro bimbi.

 Il piccoletto di casa ha scelto come forma quella di un mocassino che ha iniziato a decorare con pezzi di stoffa, pelle, bottoni per dare vita all'opera d'arte qui sotto.

 

 La principessa di casa ha scelto uno stivaletto che ha reso molto femminile usando materiali sui toni del rosa: anche in questo caso ha usato pelle, bottoni, passamanerie, perline.
 
Ci siamo divertiti. Trovo che siano state due ore ben spese e mi ha fatto davvero piacere vedere tanti genitori impegnati accanto ai loro figli in un'attività manuale che, credo, li abbia stimolati e divertiti.
Il prossimo appuntamento è per il 25 di novembre e noi ci siamo già iscritti: realizzeremo un calendario dell'avvento con materiali ispirati alla nostra città. 

Ps. se doveste trovarvi nelle Marche, ricordatevi che c'è un Museo della Calzatura che vi aspetta. Vale la pena farvi una visitina.

venerdì 9 novembre 2012

Carlo e la scuola per draghi (Cousseau Alex, Turin Philippe-Henri) - Venerdì del libro


Carlo è un draghetto diverso dagli altri. Mentre gli altri draghi amano sputare fuoco, Carlo si sente realizzato nello scrivere poesie… Lui si sente portato per qualche cosa di diverso. C’è chi lo deride, chi tenta di emarginarlo, ma lui non demorde.

E quando va alla scuola per draghi… prende vita la storia. Una storia narrata in un libro dal grande formato, con delle particolarissime illustrazioni – molto efficaci – e capace di restare nella mente dei piccoli lettori.
Non credevo che mia figlia si sarebbe ricordata di Carlo. L’avevamo incontrato quando, lo scorso anno  - non ricordo di preciso la data ma era durante l’anno scolastico scorso – avevamo partecipato ad un laboratorio di lettura in una libreria. La ragazza che aveva intrattenuto i bambini aveva scelto due libri: uno da femmine ed uno da maschi – cosa sulla quale io non sono d’accordo visto che sono convinta che tutte le storie possano essere da tutti, maschi o femmine che siano – ed il libro da maschi era quello che aveva per protagonista Carlo.

Ebbene, dopo quel laboratorio non avevamo più avuto occasione di parlare di Carlo ma mia figlia, l’altra sera, durante il nostro classico giro in libreria, si è imbattuta in diverse copie del libro “Carlo e la scuola per draghi” e si è avvicinata con una strana luce negli occhi.
Mamma, ti ricordi? Carlo!”. Mi ha dato la dimostrazione di come quella storia, seppur pensata per lettori maschi, le sia rimasta in mente. E mi ha dato prova del suo interesse per quel libro tornando a sfogliarlo scegliendolo tra tanti altri che, invece, non aveva mai avuto tra le mani e che in linea di principio avrebbe potuto stuzzicare maggiormente la sua curiosità. 

Per chi ama le illustrazioni classiche, quelle “rotonde”, armoniche e dai colori brillanti non è il libro giusto. Carlo è un drago e viene reso alla perfezione anche se non in modo orribile. Anzi, è un tenero draghetto che, seppur non bello e diverso dagli altri, è un personaggio molto tenero. Questa è l’impressione che ho avuto lui e, da quanto mi è sembrato di capire, anche l’impressione che ha avuto mia figlia. Di solito non ama i mostri, i personaggi che opssono in un modo o nell’altro incutere paura. Carlo è un drago ma non è un mostro, non l’ha percepito come un personaggio negativo. Spesso, con altri libri, con personaggi illustrati in modo particolare, tipo mostri simpatici ma pur sempre mostri, lei mi ha chiesto di chiudere il libro e non farglielo più vedere… Carlo no…
La storia è anche educativa visto che trasmette fiducia e positività, fa capire che si può riuscire a realizzare un sogno anche se ci sono delle difficoltà o se si è diversi – in un modo o nell’altro – dagli altri, dal gruppo.

Mi sento di consigliare la storia di Carlo per questo Venerdì del libro, trovo che sia anche adatto per un regalo. Il gran formato lo rende particolare anche da tenere in libreria come libro “speciale” e lo stesso può essere detto per le illustrazioni. Consigliato.
***
Carlo e la scuola per draghi
Cousseau Alex, Turin Philippe-Henri
Editore Motta Junior
18.50 euro

giovedì 8 novembre 2012

Quando (ri)nasce un amore...

Oggi mi discosto un po' dalle abituali recensioni di libri per dare spazio ad un orsetto simpatico.
No no... fermi tutti... Giacomo non è nato in casa mia ma qualche cosa è rinato... 
Ho preparato questo bel fiocco nascita per l'arrivo del primo figlio di una mia amica su richiesta della neo nonna e sulle prime, avendo abbandonato da anni in soffitta tutto il materiale che ero abituata ad usare per ricamare a punto croce, ho storto un po' il naso.
Presi in mano ago e filo, però, è scoccata la magia. Mi sono tornate alla mente le giornate trascorse a contare crocette, a controllare schemi, a scegliere colori e la gran soddisfazione di avere tra le mani una piccola meraviglia a lavoro finito. 
E' stato come ritornare indietro nel tempo a quando mi sembrava di avere una piccola magia nelle mani, capaci di creare piccoli capolavori. Le scritte per i fiocchi nascita sono solo un piccolo esempio ma nel tempo di ricami elaborati e piuttosto difficili ne ho realizzati molti. E la soddisfazione era ancora più grande pensando di aver imparato l'arte del ricamo a punto croce da autodidatta, spinta dalla curiosità e dalla voglia di fare che, da sempre, mi caratterizza...
E' stato come quando torna alla mente un motivetto che evoca bei ricordi o quando riaffiora un sentimento sopito e sepolto da tempo, dato per dimenicato: qualche cosa che è capace di toccare le corde dell'anima permettendo ad un caldo sorriso di stamparsi sul volto che assume lineamenti più distesi e sereni.
Ecco, l'effetto è stato quello ... è bastato ricominciare da una piccola e delicata scritta per riprovare quel piacere che mi ha sempre pervasa nel dare vita a qualche cosa di mio, nato dalle mie mani.
Chissà che non riprenda davvero a ricamare come una volta? A lungo ho usato la scusa del tempo che non basta mai, della tranquillità che manca da quando ci sono due bimbi in casa, della necessità di fare sempre qualche cosa d'altro nei pochi momenti liberi. L'aver ritrovato il piacere di prendere un ago in mano, però, mi ha fatto bene... Un effetto positivo.
Sarà sciocco ma mi è tornata la voglia di creare... Chissà che non riesca a metterla a frutto e che non riesca a tornare a dedicarmi ad uno dei miei passatempi preferiti?
Vedremo... chiedo scusa per questo post un po' così... ma così mi è venuto in mente e così l'ho voluto condividere. 
Un bacino al piccolo Giacomo, un bacione alla sua mamma Patrizia... e vediamo come va con ago e filo!

venerdì 2 novembre 2012

Le favole a rovescio (G. Rodari - N. Costa) - Venerdì del libro

 Prendi la fantasia di Gianni Rodari e la penna di Nicoletta Costa. Dai una bella mescolata e metti il prodotto che ne deriva tra le mani di un bambino curioso. Il risultato? Una favola un po' strana con delle bellissime illustrazioni. Si tratta di "Le favole a rovescio", scritto da Rodari e Illustrato da Nicoletta Costa. E' uno degli ultimi libri della collana "Una fiaba in tasca" che abbiamo preso in biblioteca. L'ha scelto la principessa di casa e quando siamo andate a registrare il prestito dal bibliotecario, il nostro amico Toni ha esclamato: "Ma come? Prendete un libro da piccoli? Ma per lei c'è altro di più adatto...". La principessa di casa non ne ha voluto sapere: quello aveva scelto e quello voleva leggere. In effetti, arrivati a casa mi sono accorta del perchè Toni avesse fatto quell'osservazione. Si tratta di un libro con molte illustrazioni colorate ma con un testo piuttosto breve. Per questo venerdì del libro proviamo a fare un viaggio immaginario in storie classiche raccontate in un modo un tantino diverso dal solito.

Rodari racconta favole al contrario, con i personaggi delle storie più famose che vedono invertiti i loro ruoli con quelli di altri personaggi: si tratta di storie al contrario solo accennate, visto che di personaggi ne vengono nominati più d'uno ed il tutto in poche pagine. Per "favole al contrario" non si intendono favole che iniziano dalla fine, come facilmente si potrebbe pensare, ma con personaggi che vestono ruoli che, nella storia originale, sono vestiti da altri.

Devo dire, comunque, che anche se il testo non è corposo come potrebbe essere in un libro maggiormente indicato per bimbi di sette anni, la principessa di casa si diverte tanto a leggere le storie al contrario tanto da intrattenere anche suo fratello quando è in bagno a fare i suoi bisognini!

Le immagini sono facilmente riconducibili alla penna di Nicoletta Costa e i miei bimbi oramai hanno familiarità con i personaggi ai quali Nicoletta dà vita.  Il libro fa parte di una collana che consociamo bene e della quale abbiamo in casa, ed abbiamo preso in prestito in biblioteca, diversi t itoli. 

E' un libro adatto dai quattro anni in su, così è indicato nell'ultima di copertina: il piccoletto di casa, che di anni ne ha cinque, ha gradito la scelta tanto che ascolta con curiosità sua sorella che legge del principe che sposa una delle brutte sorellastre oppure del lupo che si imbatte, nel bosco, nella cattivissima Cappuccetto Rosso. Consigliato.

Ps. non dimenticate di leggere favole ai vostri figli...
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Le favole al rovescio
Gianni Rodari - Nicoletta Costa
Edizioni El 
6.00 euro