venerdì 20 settembre 2013

Il gigante sfregiato (Enrico Vanzina) - Venerdì del libro

Cos'è che spinge un lettore a comprare nuovi libri quando ne ha già molti che aspettano di essere letti nella sua libreria casalinga? Cos'è? 
Non riesco a dare una risposta esaustiva... fatto sta che ho speso altre 7.90 euro per comprare un libro (oramai è diventata una mania, peggio dei cosmetici!) che mi ha incuriosito per via del genere ma anche dell'autore.
Un autore italiano che non avrei mai immaginato in veste di scrittore e che risponde al nome di Enrico Vanzina. 
E poi il genere: il giallo italiano. Di solito leggo libri di questo genere ma scritti da autori stranieri ed ho voluto tentare una sorta di esperiemento per capire quanto diverso fosse lo stile o quanto simile avrebbe potuto essere.
Per questo venerdì del libro, anche se arrivo sul filo del rasoio come orario, propongo proprio un giallo italiano. 

Il detective Mariani è il protagonista della storia. Accanto a lui uno, anzi due, personaggi mesteriosi che si rivolgono a lui per cercarsi a vicenda. Lui chiede di cercare lei, lei chiede di cercare lui. Mariani accetta l'incarico da entrambi ma... la storia raccontata dall'uno e dall'altra non fila. Ci sono dei punti oscuri che, man mano che si chiariscono, tracciano i contorni di una realtà ben diversa di quella che entrambi avrebbero voluto fargli credere.

Volutamente evito di dire altro della trama perchè va gustata di pagina in pagina. Gli sviluppi sono tali da permettere di cambiare scena da un momento all'altro ed il finale... bhè, ad un certo punto ho iniziato ad immaginarlo ma con la voglia di capire bene ogni passaggio... ho letto con una certa ingordigia una pagina dopo l'altra a differenza di altri libri che (sob!) ho fatto fatica a portare a termine. 
Lo stile narrativo è piuttosto veloce, dinamico ed anche farcito di quel pizzico di ironia che rende leggera la lettura anche nei passaggi che avrebbero potuto essere più ferraginosi se proposti in modo più meccanico.

L'ho letto in pochi giorni e devo dire che, seppur più scorrevole e meno macchinoso di altri gialli che ho letto ma di autori stranieri, non mi è dispiaciuto affatto.

Aggiungo questa lettura all'elenco dei libri di autori italiani con cui sto partecipando alla gara "Io leggo italiano".

domenica 15 settembre 2013

Sogni di sangue (L. Ghinelli)

Nello stesso supermercato in cui tempo fa trovai i libri a peso mi sono imbattuta in un espositore con libri a 0,99 euro. Potevo forse resistere? Certo che no. Uno dei vari libri che vi ho comprato è di un'autrice italiana, Lorenza Ghinelli, e si intitola "Sogni di sangue".
L'accenno di trama che ho letto sull'ultima di copertina, a dire il vero, non mi ha subito colpita. Anzi... L'avevo preso in mano poi rimesso al suo posto perchè non mi sembrava una storia che potesse essere nelle mie corde. Poi sono ritornata sui miei passi e l'ho preso assieme ad un altro che, allo stesso modo, non è uno dei generi che amo ma che ho voluto prendere per togliermi una curiosità. Infondo si trattava di libri piccini (circa 100 pagine l'uno) ad un costo irrisorio: mi sono detta che avrei potuto provare a leggere qualche cosa di diverso dal solito.

Non so come definire questo libro. Un thriller, un noir, un libro che mette insieme magia nera, potere occulto, umiliazione, morte, paura. Il tutto si consuma nell'arco di qualche giorno. 

I progatonisti sono un ragazzo claudicante, costretto a portare dei tutori alle gambe da una madre che nasconde un segreto. 
Lui, Enoch, viene preso in giro dai suoi "amici" e subisce umiliazioni ogni giorno. Solo al fine della lettura ci si rende conto che anche in casa viene umiliato, seppur in un modo diverso da quello che mettono in atto i suoi compagni di scuola, alcuni in particolare.
Eppure Enoch ha un segreto. Serba in se un segreto che lo terrorizza. Gli accade qualche cosa quando si addormenta. Qualche cosa che non riesce a spiegare nemmeno a se stesso ma che non sembra mettere paura a sua madre alla quale appare tutto piuttosto normale.

Accanto ad Enoch e a sua madre Dorotea, i protagonisti della storia sono tre suoi coetanei: Alex, Francesca e Gino. Ragazzi violenti, strafottenti, poco rispettosi nei confronti di quel ragazzino che deridono chiamando "Wall-e". 

La storia è molto particolare e se devo essere onesta non mi è piaciuta. Non è proprio un genere che amo.
Le descrizioni sono molto tetre, illustrano uno scenario malsano, mettendo in risalto dei particolari che richiamano il mondo delle tenebre, dell'oscurità. In più pagine ho trovato le descrizioni ripetitive, soprattutto nei primi capitoli, quando si usano spesso gli stessi termini tanto da rendere le frasi ridondante. Forse sono io ad essere troppo critica ma non è una lettura che mi sento di consigliare.
Magari ci saranno amanti del genere ma io ho capito che, anche se costa novantanove centesimi, non li spenderei di nuovo per un libro così. 

Con questo libro partecipo alla gara di lettura "Io leggo italiano" e lo aggiungo ai libri di autori italiani fino ad ora letti.
*** 
Sogni di sangue 
Lorenza Ghinelli
Newton & Compton editori
0.99 euro

giovedì 5 settembre 2013

Lavoricidi - AA. VV. (Incontri con l'autore)

Ho avuto modo di incontrare, di recente, alcuni degli autori del libro "Lavoricidi" che è stato presentato nel mio Comune in occasione della proiezione di un film che parlava, appunto, di lavoro.
Si tratta di autori marchigiani, che propongono un romanzo cooperativo strutturato in 15 racconti a se stanti ma collegati da un filo conduttore: il lavoro. O meglio, il tentativo - spesso vano - di trovare un lavoro.
Nell'incontro con gli autori è stato sottolineato un aspetto in particolare: "Lavoricidi" non si riferisce alle cosiddette "morti bianche". Se non altro a quelle fisiche, come si potrebbe pensare dal titolo. Il riferimento è alla morte morale a cui si va incontro nel momento in cui si affronta il mondo del lavoro, alla morte della propria dignità di lavoratori ancor più quando si hanno anni di lavoro alle spalle ed una sfilza di titoli di studio.
I racconti tratteggiano i contorni di tragedie quotidiane collegate al mercato del lavoro con storie vere - in alcuni casi vissute dallo stesso autore o dalla stessa autrice - che trasmettono quella disperazione di fondo che striscia subdolamente sotto ad ogni situazione. Qualcuna più felice di altre ma sempre piccola tragedia resta.

Gli autori sono Marco Apolloni, Jonathan Arpetti, Christina B. Assouad, Laura Crucianelli, Asmae Dachan, Silvia Del Beccaro, Diletta Fabiani, Andrea Ferroni, Sonia Lattanzi, David Miliozzi, Paolo Nanni, Emanuele Properzi, Francesca Riccioni, Alessandro Seri, Carmelita Tesone, Luna Simoncini.

"Lavoricidi" ha anche avuto un seguito con "Lavoricidi Italiali": un lavoro che ha visto crescere il numero degli autori convolti e che è andato oltre i confini della Regione Marche arrivando a coinvolgere autori provenienti da altri luoghi.

In questo momento sono a pag.84 di "Lavoricidi". A breve una recensione in merito.