domenica 13 agosto 2017

Morte a domicilio (M. Masella)

Altro commissario che si aggiunge alla lunga serie ma che non riesce - secondo il mio parere - ad avvicinarsi nemmeno lontanamente ai suoi colleghi più famosi.

Antonio Mariani è un commissario di casa nostra - frutto della penna di un'autrice italiana che propone uno stile semplice ed essenziale - per sua stessa ammissione è un po' la pecora nera della situazione nel senso che ha attorno donne che gli usurpano il ruolo con una certa disinvoltura ed efficacia.
Sua moglie Francesca, ingegnere informatico, è la mente che lavora di più per la soluzione di alcuni casi di omicidio che il commissario ha per le mani e che, è subito chiaro, riguardano la sua famiglia molto più di quanto si potrebbe pensare.

Morte a domicilio è un libro del 2002 che mi ha fatto conoscere un'autrice di cui non avevo mai sentito parlare. Un'autrice che costruisce una buona trama ma che non riesce a farmi affezionare al personaggio. Sembra davvero un po' troppo smarrito davanti agli eventi e l'influenza, decisiva, di sua moglie lo fa passare troppo in secondo piano.

L'assassino non si limita ad uccidere ma manda dei segnali molto chiari al commissario. Elementi concreti che fanno pensare al serial killer e che sono piuttosto inquietanti, oltre al fatto di essere collegati a degli omicidi: viene minacciata da vicino la famiglia del commissario ma Mariani non riesce a capire il perché. Almeno all'inizio. Quando gli elementi iniziano ad emergere, prima timidamente poi con sempre maggiore chiarezza, allora Mariani ben comprende cosa sta accadendo.
Indubbiamente il personaggio più forte è quello di Francesca. Una donna di successo nel suo lavoro, un ottimo rapporto con una bambina che, dalle poche descrizioni che vengono fornite, è molto più matura di una qualsiasi altra bambina di sei anni, un pessimo rapporto con suo marito.

E qui vorrei spendere due parole. Considerato che l'autrice è una donna, onestamente credo che abbia costruito un personaggio poco credibile. Manca la sensibilità femminile alla base della figura di Francesca. Antonio è un uomo che ha tradito più volte la sua donna: per sua ammissione, con continui riferimenti a ciò da parte di lei... Eppure... lei sembra quasi indifferente a questa cosa: se non fosse per il fatto che dorme nella stanza degli ospiti (e lui se ne dispiace pure!) per il resto sembra essere del tutto accondiscendente ad una situazione di questo tipo.  Devo dire che questa cosa non mi è piaciuta affatto. Avrei preferito che avesse più carattere sul fronte dei rapporti personali.
Posto che la vita extraconiugale del commissario diventa importante ai fini della soluzione del caso, per essere una donna di successo così come viene descritta, intuitiva, acuta, intelligente, Francesca mi ha deluso dal punto di vista dei rapporti con suo marito. 
E, inutile dirlo, mi ha deluso anche lui, così propenso a non dare alcun valore alle sue continue scappatelle e pronto a ricucire un rapporto per il quale non si capisce bene quali siano gli elementi che dovrebbero tenerlo in piedi.

Mariani non mi ha affatto convinta. Non regge proprio il confronto con altri commissari che mi hanno letteralmente rapita e, onestamente, non ho nessuna voglia di leggere altri libri della serie.
Mi spiace ma non è scattata la scintilla.

Se poi aggiungiamo che nell'e-book ho trovato anche qualche errore (poca cosa, ma comunque sgradevole), allora il quadro è completo.
Storia scorrevole, buona trama, stile semplice ma libro non del tutto efficace. Io non l'ho amato, mi dispiace.

Con questa lettura partecipto alla Challenge La ruota delle letture per l'obiettivo OBIETTIVO 2 - libro pubblicato in Italia prima del 2010.
 
Questo libro mi è utile anche per la terza tappa della The Hunting Word Challenge per la parola BONUS che è MORTE.

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